Rovigo, 28 ottobre 2025 – Si è svolta oggi davanti al giudice per l’udienza preliminare (gup) di Rovigo l’udienza preliminare relativa a un cold case che ha scosso la provincia polesana quasi trent’anni fa. Dopo 27 anni dall’efferato duplice omicidio di Elisea Marcon e della figlia adottiva Cristina De Carli, avvenuto il 29 giugno 1997 a Rosolina, la Procura della Repubblica di Rovigo ha ottenuto il rinvio a giudizio del presunto responsabile, il cittadino ceco Karel Dusek, attualmente irreperibile e a piede libero dal 12 ottobre scorso in Repubblica Ceca, dove era stato scarcerato per un altro reato.
Il duplice omicidio di Rosolina: madre e figlia massacrati
Le due donne, titolari del bar “Ai Casoni” di Rosolina, furono brutalmente aggredite e colpite ripetutamente alla testa con uno strumento contundente. La madre, Elisea Marcon, originaria di Paese (Treviso), morì sul colpo, mentre la figlia Cristina De Carli spirò alcuni giorni dopo all’ospedale di Padova. Gli aggressori, oltre a infliggere le violenze, si erano impossessati dell’incasso giornaliero, stimato in circa 310 euro, e avevano poi fatto perdere le proprie tracce a bordo di una Fiat Argenta appartenente alla figlia.
Le indagini iniziali avevano concentrato l’attenzione su un cittadino ceco, abituale frequentatore del locale e con un passato di rapporti personali con Cristina. L’identificazione di Dusek è stata possibile grazie al confronto del DNA prelevato all’epoca dei fatti, analizzato dal Ris dei Carabinieri di Parma, che ha trovato una corrispondenza positiva con il profilo genetico dell’uomo.
L’udienza con l’imputato in contumacia e la ricerca del fuggitivo
Alla data odierna, Karel Dusek risulta irreperibile, essendo fuggito in Repubblica Ceca dopo la scarcerazione per un altro procedimento penale. L’udienza preliminare si è quindi svolta con l’imputato in contumacia. Il processo, che inizierà il prossimo 13 marzo davanti alla Corte d’Assise di Rovigo, rappresenta una tappa fondamentale per fare luce su un caso rimasto irrisolto per decenni, che ha profondamente segnato la comunità locale.
Gli inquirenti continuano le ricerche del cittadino ceco per assicurarlo alla giustizia, mentre la famiglia delle vittime attende con speranza che si possa finalmente arrivare a una verità definitiva su questa tragedia.
