Città della Pieve, 29 novembre 2025 – Un dramma ha scosso la frazione di Pò Bandino, a Città della Pieve, in provincia di Perugia, dove sono stati rinvenuti i corpi senza vita di un uomo e di una donna, entrambi intorno ai sessant’anni, all’interno dell’abitazione della donna. Le circostanze del ritrovamento hanno fatto subito ipotizzare un possibile femminicidio-suicidio.
Il ritrovamento a Città della Pieve e le prime indagini
I corpi sono stati scoperti dai carabinieri della locale compagnia e dal reparto operativo del comando provinciale di Perugia, intervenuti sul posto e coordinati dalla Procura del capoluogo umbro. Secondo le prime informazioni raccolte, sembra che l’arma utilizzata per il delitto-suicidio sia stata una pistola. L’uomo, pensionato, e la donna, impiegata con un figlio, vivevano nella zona al confine tra Umbria e Toscana. Le forze dell’ordine stanno approfondendo le dinamiche che hanno portato a questa tragica conclusione, considerando anche la precedente relazione che legava i due.

Il contesto e analogie recenti
Il caso di Pò Bandino richiama alla memoria un episodio simile avvenuto lo scorso gennaio in provincia di Perugia, a Gualdo Tadino, dove un uomo di 39 anni, guardia giurata, ha ucciso la moglie, un’operatrice socio sanitaria di 30 anni, con la pistola d’ordinanza per poi togliersi la vita. Anche in quel caso, il femminicidio-suicidio è stato attribuito a dissidi coniugali e il dramma ha sconvolto la comunità locale. L’allarme era stato dato dalla madre dell’uomo, che non riuscendo a contattare il figlio si era recata a casa trovando i due coniugi senza vita.
A Pò Bandino, analogamente, le indagini proseguono per chiarire le motivazioni e la dinamica dell’accaduto, mentre la comunità resta sotto choc per il tragico evento che si aggiunge al preoccupante fenomeno della violenza di genere.
Le autorità insistono sulla necessità di approfondire ogni aspetto per comprendere le cause e adottare misure di prevenzione efficaci.






