Vasta operazione all’alba nel centro storico e a Li Punti
Questa mattina, alle 4.30, la polizia di Stato ha dato vita a una vasta operazione antidroga a Sassari, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Cagliari. Sono stati eseguiti 30 arresti a carico di individui di origine nigeriana, accusati di associazione mafiosa e coinvolti in traffici di droga e sfruttamento della prostituzione.
L’operazione e i dettagli degli arresti
L’operazione ha visto il dispiegamento di decine di agenti della Squadra mobile, supportati da un elicottero, per effettuare perquisizioni nel centro storico e nel rione periferico di Li Punti. Gli arrestati sono indagati per la gestione di un’organizzazione criminale che operava non solo a Sassari, ma anche in altre città italiane come Cagliari, Genova, Isernia, Caserta, Verona e Siena, con ramificazioni internazionali in paesi come Mauritania, Francia, Olanda e Germania. Secondo le prime informazioni, l’organizzazione è accusata di traffico di droga, sfruttamento della prostituzione e tratta di esseri umani.
Le indagini e il riciclaggio di denaro
Le indagini, condotte dalla polizia, hanno rivelato che i membri della banda si occupavano di importare sostanze stupefacenti dall’estero, gestendo anche le piazze di spaccio nella città di Sassari. Inoltre, il gruppo era attivo nel riciclaggio di ingenti somme di denaro, provenienti dai traffici illeciti. La Questura ha annunciato che ulteriori dettagli verranno forniti durante una conferenza stampa programmata per le 10.30 di oggi, dove saranno presentati i risultati dell’operazione e le modalità operative dell’organizzazione smantellata.
La lotta contro la criminalità organizzata
Le autorità locali hanno espresso la loro determinazione a combattere il fenomeno della criminalità organizzata, sottolineando l’importanza di operazioni come quella di oggi per garantire la sicurezza e il benessere della comunità. La presenza di bande legate al traffico di droga e alla prostituzione rappresenta una minaccia significativa, non solo per la sicurezza pubblica, ma anche per il tessuto sociale delle città coinvolte.