Andrea Stramaccioni, ex allenatore dell’Inter, si è reso protagonista di un gesto coraggioso durante le vacanze con la famiglia in Puglia, salvando due ragazze che stavano annegando nella Baia di Sfinale, tra Peschici e Vieste. Il 28 luglio, mentre si trovava sotto l’ombrellone con moglie e figli, ha notato un movimento concitato sulla riva. Un bagnino era già in acqua e cercava di attirare l’attenzione con fischi, mentre due ragazze sbracciavano disperatamente tra le onde. Senza esitare, Stramaccioni si è precipitato verso il mare, rendendosi conto immediatamente della gravità della situazione.
La dinamica del salvataggio
La baia, soggetta a mare mosso nei giorni precedenti, terminava con due punte di scogli dove le onde si infrangevano con maggiore violenza: proprio lì si trovavano le ragazze. Il bagnino era entrato in acqua senza attrezzature, così come Stramaccioni. I due si sono divisi i compiti: l’ex allenatore si è diretto verso la ragazza più grande, alla quale ha cercato di infondere calma e rassicurazione, nonostante le onde alte e le difficoltà. L’ha aiutata a galleggiare sulla schiena e l’ha condotta verso una zona più sicura vicino alla riva.
Il secondo salvataggio
Appena assicurata la prima ragazza, Stramaccioni ha notato che il bagnino faticava a soccorrere la più giovane, in evidente stato di shock e già stremata dopo aver ingerito molta acqua. Nonostante la presenza di una barca di salvataggio e i tentativi di aiuto dalla riva con corde, la posizione vicino agli scogli rendeva l’intervento complesso. Stramaccioni è tornato indietro e si è avvicinato alla seconda ragazza, che si dimenava terrorizzata e lo trascinava con sé sott’acqua.
La paura e il sangue freddo
Con lucidità, Stramaccioni ha convinto la giovane a seguirlo verso una piccola insenatura tra gli scogli. Lì, con uno sforzo estremo, l’ha letteralmente spinta dentro quel varco per metterla in salvo, finendo però sott’acqua e sbattendo contro gli scogli. Riemerso disorientato e ferito a braccia e gambe, ha infine afferrato una corda lanciata dalla riva ed è riuscito a risalire. Solo allora ha avuto la conferma che la ragazza fosse salva.
Stramaccioni è stato guidato dall’istinto
Tornato a riva, ha ricevuto l’abbraccio commosso della sua famiglia. Il figlio più piccolo gli ha chiesto: “Papà, e se fossi morto?”. Stramaccioni ha spiegato di aver agito per istinto, con il desiderio di proteggere, come se in acqua ci fosse stata una persona cara. Per il suo gesto, la Guardia costiera italiana gli ha consegnato simbolicamente una maglia rossa da bagnino.
Stramaccioni rifiuta l’etichetta di eroe
Nonostante il riconoscimento, Stramaccioni rifiuta l’etichetta di eroe. “Non lo sono. Ma quelle ragazze sarebbero annegate. Il bagnino, da solo, con quel mare non ce l’avrebbe fatta”, ha dichiarato. Conclude il suo racconto con un invito alla prudenza e alla consapevolezza: “Lo racconto perché chi legge deve tenere a mente che il bene più importante è la vita”.






