Milano, 12 agosto 2025 – Un grave incidente stradale ha il quartiere Gratosoglio (Milano), dove una donna di 71 anni, Cecilia De Astis, è stata travolta e uccisa da un’auto pirata guidata da quattro ragazzini minorenni. Il guidatore ha 13 anni. Un altro ha 12 anni, mentre gli altri due hanno 11 anni (uno è del 2013 ma deve ancora compiere gli anni, l’altro è un 2014 e li ha compiuti da pochi mesi). Due di loro sono fratelli. I giovani sono stati successivamente fermati dalla Polizia locale. L’auto, una Citroën DS4 con targa francese, era stata rubata il giorno precedente a un turista francese. Per legge, i giovani non sono imputabili, non avendo compiuto ancora 14 anni.
L’incidente e la fuga dei responsabili
L’incidente si è verificato intorno a mezzogiorno di lunedì 11 agosto in via Michele Saponaro, all’altezza del civico 40. Secondo una prima ricostruzione della Polizia locale, l’auto procedeva verso il centro città quando il conducente ha perso il controllo del veicolo, uscendo di strada e invadendo l’area verde che separa la carreggiata dalla sede tranviaria. In quel momento Cecilia De Astis stava attraversando sulle strisce pedonali ed è stata travolta in pieno, sbalzata per alcuni metri dal violento impatto.
Le immagini raccolte dalle telecamere di sorveglianza della zona e da un tram che percorreva una via parallela hanno confermato la dinamica dell’incidente e immortalato la fuga a piedi dei quattro ragazzini, che non si sono fermati a prestare soccorso. Testimoni oculari hanno riferito di averli visti scappare verso un vicino campo nomadi, dove sono stati successivamente individuati e fermati. Al momento sono in corso le perquisizioni e le identificazioni ufficiali.
La vittima e le indagini in corso a Milano
Cecilia De Astis aveva compiuto 71 anni lo scorso 21 giugno e aveva lavorato per circa trent’anni nel cotonificio Cederna. Nonostante l’intervento immediato dei soccorritori inviati dal 118, la donna è deceduta poco dopo l’arrivo al pronto soccorso dell’ospedale Niguarda, a causa delle ferite gravissime riportate nell’investimento.
La Citroën DS4 era stata sottratta pochi giorni prima a un gruppo di giovani turisti francesi, che si erano accorti del furto solo tornando nel loro bed and breakfast la sera precedente all’incidente. Le forze dell’ordine stanno esaminando tutte le tracce rinvenute sul veicolo e nell’abitacolo, oltre a monitorare le celle telefoniche e le immagini di videosorveglianza delle aree circostanti, per ricostruire nel dettaglio il percorso e le azioni dei giovani responsabili.
Responsabili non sono imputabili? Cosa dice la legge
In Italia, i minori di 14 anni non possono essere ritenuti penalmente responsabili: l’articolo 97 del codice penale stabilisce che chi commette un reato prima di raggiungere questa età non può essere processato. La legge parte dal presupposto che, fino ai 14 anni, non vi sia la piena capacità di comprendere e valutare le conseguenze delle proprie azioni. In altre parole, la capacità di intendere e di volere – requisito per l’imputabilità – si presume solo dal compimento dei 14 anni.
Ciò non esclude, però, che il tribunale per i minorenni possa adottare misure di sicurezza o interventi educativi, come l’inserimento in comunità o la libertà vigilata, nei casi di particolare gravità o pericolosità sociale. Per i ragazzi di età compresa tra i 14 e i 18 anni, invece, l’imputabilità viene stabilita di volta in volta, valutando se al momento del fatto fossero in grado di intendere e di volere.
Nel primo pomeriggio di ieri, la procura di Milano – tramite il pm di turno Enrico Pavone – ha aperto un’indagine per omicidio stradale aggravato e furto d’auto. L’età molto giovane degli autori rende la vicenda complessa dal punto di vista giuridico: pur non essendo processabili penalmente, i quattro potrebbero comunque essere destinatari di misure di protezione e rieducazione previste dalla giustizia minorile.






