La vicenda della donna accoltellata accoltellata a Milano continua a scuotere il capoluogo lombardo. La vittima è una manager di 43 anni, Anna Laura Valsecchi, accoltellata alla schiena lunedì mattina da un uomo di 59 anni, Vincenzo Lanni, che è stato fermato e accusato di tentato omicidio aggravato dalla premeditazione e porto abusivo di arma.
Donna accoltellata a Milano: l’arresto e la confessione di Vincenzo Lanni
Lanni, originario di Bergamo, è stato fermato circa una dozzina di ore dopo l’aggressione grazie anche alle segnalazioni di testimoni e alla localizzazione del suo cellulare. L’uomo era ospite in un albergo milanese, dove si era rifugiato dopo essere stato allontanato da una comunità di recupero nel Varesotto a causa di cattiva condotta. Davanti al pm Maria Cristina Ria ha confessato di aver scelto casualmente la vittima, spiegando che per lui la donna e la piazza Gae Aulenti rappresentavano il simbolo del potere economico contro cui nutriva risentimento. Lanni ha dichiarato: “Ce l’avevo con gli operatori della comunità che mi hanno cacciato e con chi dieci anni fa mi ha licenziato”.
Dieci anni fa, Lanni era stato condannato a otto anni di carcere più tre anni in una struttura psichiatrica per aver accoltellato due anziani nella Bergamasca. Dopo aver scontato la pena, aveva svolto un percorso di reinserimento nella comunità Exodus di Villadosia, ma era stato recentemente allontanato per comportamenti non conformi alle regole.
Sicurezza rafforzata a Milano dopo l’aggressione
In seguito all’accoltellamento, la Prefettura di Milano ha disposto l’intensificazione della presenza delle forze dell’ordine in piazza Gae Aulenti con presidi mobili di Polizia di Stato e Carabinieri. Questa misura, decisa nel Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, mira a garantire una presenza costante in una delle piazze più frequentate del capoluogo lombardo, offrendo ai cittadini un punto di riferimento per denunce e segnalazioni immediate.
Oltre alla zona di Porta Nuova, anche quartieri come Garibaldi e QT8 continueranno a essere monitorati con interventi mirati per contrastare la microcriminalità, fenomeno in recrudescenza negli ultimi tempi.
La giudice Rossana Mongiardo dovrà ora decidere sulla convalida del fermo di Lanni e sulla richiesta di applicazione della misura cautelare in carcere, mentre la Procura di Milano continua ad approfondire il percorso che ha portato l’uomo a riaccendere la violenza dopo anni di tentativi di reinserimento.






