Napoli, 29 settembre 2025 – Un clima di maggiore tranquillità caratterizza la vicenda che coinvolge Don Maurizio Patriciello, dopo l’incontro tenutosi presso la prefettura di Napoli con il prefetto e i membri del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica. Al centro della discussione, la recente consegna di un proiettile a Don Patriciello da parte di una persona ritenuta problematica.
Incontro con il prefetto: le parole di Don Patriciello

Al termine dell’incontro, Don Maurizio Patriciello ha dichiarato ai giornalisti: “Per la verità siamo tranquilli, anche perché ora la vicenda è al centro del Comitato per l’Ordine e la Sicurezza che si è riunito con il prefetto, sempre molto attento a ciò che accade. Ci sentiamo sereni e confidiamo che presto si possa arrivare a qualche punto fermo”. Il religioso ha voluto precisare che la persona che ha consegnato il proiettile è un soggetto con problemi di capacità di intendere e di volere, nonostante sia suocero di uno dei capi clan del Parco Verde, una circostanza che, ha sottolineato, desta preoccupazione.
Don Patriciello ha ribadito la sua serenità, segnale di fiducia nell’azione delle forze dell’ordine e delle istituzioni coinvolte nel monitoraggio della situazione.
Il ruolo del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica
Il Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica (C.P.O.S.P.), che ha sede presso la prefettura di Napoli, è un organo collegiale dello Stato con funzioni consultive in materia di sicurezza pubblica. Presieduto dal prefetto, il comitato comprende il questore, il sindaco del capoluogo di provincia, il presidente della provincia, i comandanti provinciali dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, oltre ai sindaci dei comuni interessati.
Il comitato svolge un ruolo fondamentale nel coordinamento delle strategie di prevenzione e nell’analisi delle situazioni di rischio locale. Tra le sue competenze, vi è anche quella di fornire pareri al prefetto in merito a provvedimenti di scioglimento di organi elettivi locali in situazioni di infiltrazioni mafiose o di gravi problemi di ordine pubblico.
L’incontro di ieri rientra nelle attività ordinarie di monitoraggio e coordinamento per garantire la sicurezza e la tutela delle persone coinvolte, in particolare in contesti delicati come quello del Parco Verde.
Il prefetto di Napoli, con la convocazione del Comitato, ha dimostrato attenzione e tempestività nel gestire una situazione che, per la sua complessità, richiede un intervento integrato delle istituzioni di pubblica sicurezza e della magistratura.
Questa azione coordinata rappresenta un elemento chiave nella strategia di contrasto alle dinamiche criminali locali, rafforzata anche dall’impegno del Comitato Nazionale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, organo ausiliario del ministro dell’Interno, che si occupa di coordinare a livello centrale le politiche di sicurezza pubblica nel Paese.






