Roma, 7 novembre 2025 – Alla VII Conferenza Nazionale sulle Dipendenze, in corso oggi e domani presso l’Auditorium della Tecnica di Roma, don Antonio Coluccia ha offerto una riflessione critica e concreta sul fenomeno della droga nella Capitale. Impegnato da anni nel contrasto alla criminalità organizzata, il sacerdote ha sottolineato come a Roma la droga rappresenti un vero e proprio sistema criminale, paragonabile a un “welfare che alza il suo Pil”.
La droga a Roma: un sistema criminale da affrontare con prevenzione e contrasto

Nel suo intervento a margine della Conferenza, don Coluccia ha spiegato che la lotta alla droga non può limitarsi a un approccio ideologico o esclusivamente repressivo. “Servono non solo azioni di contrasto, ma soprattutto di prevenzione“, ha affermato con fermezza. La capitale italiana, infatti, è teatro di un consumo imponente, con “tonnellate di droga” che circolano nella città. Per questo motivo, ha aggiunto, è necessario mettere al centro “il bene delle persone”, superando divisioni e posizioni contrapposte, affinché “convergano gli sforzi” di tutti gli attori coinvolti.
Il sacerdote ha descritto la realtà delle periferie romane come luoghi dove la criminalità organizzata impone un controllo capillare, con “militarizzazione di vedette e spacciatori”. I cittadini di questi quartieri, ha sottolineato, “invocano i militari, non ce la fanno più: è una battaglia di civiltà”.
Il modello Caivano a Quarticciolo: un’opportunità ancora da concretizzare
Tra i temi toccati da don Coluccia, particolare attenzione è stata riservata al Quarticciolo, quartiere della periferia est di Roma, dove da tempo le istituzioni si sono impegnate nel contrasto alla criminalità organizzata. In questo contesto, il governo Meloni ha deciso di esportare il Modello Caivano, già applicato in Campania, con l’obiettivo di liberare il territorio dalla piaga dello spaccio.
Tuttavia, secondo il sacerdote, “a Quarticciolo come a Roma non è ancora partito davvero” un cambiamento concreto basato su questo modello, ma rappresenta comunque “un’opportunità”. Don Coluccia ha ribadito la necessità di “mettere al centro il bene del quartiere, non gli interessi dei palazzi occupati”, un monito rivolto alle istituzioni e alla società civile affinché non si perda di vista l’obiettivo principale: il miglioramento delle condizioni di vita delle comunità colpite dal fenomeno.
La Conferenza Nazionale sulle Dipendenze, che si svolge il 7 e 8 novembre 2025, costituisce un momento cruciale di confronto tra istituzioni, esperti, operatori sociali e società civile. Parallelamente, a Roma si tiene anche la Contro-conferenza nazionale sulle droghe, organizzata dai movimenti per la riforma delle politiche sulle droghe, che propone una visione alternativa e critica rispetto alla strategia ufficiale di “tolleranza zero” presentata dal governo. Questo doppio appuntamento testimonia la complessità del dibattito sulle dipendenze, che richiede un’attenzione costante e un approccio integrato.
Fonte: Davide Di Carlo - Roma, Don Coluccia: "A Quarticciolo modello Caivano non è partito, ma è opportunità"






