Varese, 3 settembre 2025 – Ha patteggiato una condanna a due anni e dieci mesi Aboubakar Traoré, il 28enne originario del Mali che lo scorso 20 agosto ha causato gravi disordini al Terminal 1 di Malpensa, appiccando un incendio e danneggiando con un martello le postazioni del check-in. La sentenza è stata confermata oggi in Tribunale a Busto Arsizio, dove Traoré è stato trattenuto in carcere.
L’incendio e il caos al Terminal 1 di Malpensa
Nel primo pomeriggio del 20 agosto, Traoré ha utilizzato del liquido infiammabile per dar fuoco a un cestino dei rifiuti nel check-in numero 13 del Terminal 1. Le fiamme, alte circa due metri, hanno creato panico tra i passeggeri presenti, come testimoniato da Sophie, una turista inglese: “Ho visto il banco del check-in di fronte al mio a fuoco. Ho sentito rumore di scoppi e visto un uomo urlare”. Il giovane ha anche colpito con un martello la postazione del banco, mentre alcuni viaggiatori e il personale dell’aeroporto sono riusciti a bloccarlo prima dell’arrivo della Polaria e dei vigili del fuoco. Nonostante l’incendio, il terminal non ha mai perso l’operatività e non si sono registrati feriti.
Il movente e il percorso giudiziario
Traoré, regolarmente presente in Italia con protezione sussidiaria valida fino al 2027, aveva tentato pochi giorni prima di partire per l’Arabia Saudita con un passaporto dichiarato falso, motivo per cui gli era stato negato l’imbarco. Il 28enne ha dichiarato di aver agito per “vendetta”. Inoltre, il giorno precedente all’episodio di Malpensa era stato denunciato per aver infranto una vetrina a Milano. In aula era presente Mahamoud Idrissa Boune, presidente dell’associazione dei Maliani in Italia, che ha offerto supporto per un percorso di riabilitazione durante la detenzione. La condanna di due anni e dieci mesi è stata basata su testimonianze, filmati e verbali di polizia e vigili del fuoco che hanno chiaramente individuato le responsabilità dell’uomo.






