Roma, 25 giugno 2025 – La lotta contro i diplomifici in Italia comincia a mostrare risultati concreti, soprattutto nelle regioni meridionali, dove il fenomeno dei candidati esterni agli esami di Stato ha subito una significativa riduzione. Il Ministero dell’Istruzione e del Merito, guidato dal ministro Giuseppe Valditara, ha reso noti i dati aggiornati riguardanti la Maturità 2025, che evidenziano un calo complessivo del 5,2% dei candidati esterni rispetto all’anno precedente.
Maturità, calo consistente dei candidati esterni nelle regioni meridionali
In particolare, la Calabria registra una diminuzione del 30,9% dei candidati esterni: si passa dai 747 del 2024 ai 516 del 2025. Anche la Campania mostra una riduzione significativa, con un -25%, scendendo da 1.685 a 1.264 candidati esterni, mentre in Sicilia la flessione è del 23,9%, con un passaggio da 1.613 a 1.228 candidati esterni. Questi dati sono il frutto delle misure di controllo e verifica sulle scuole paritarie, soprattutto quelle sospettate di essere veri e propri diplomifici, che hanno portato a numerose revoche della parità scolastica.
A livello nazionale, il numero totale di candidati esterni è sceso da 13.787 nel 2024 a 13.066 nel 2025, con una riduzione più marcata nelle scuole statali (-6,9%) rispetto a quelle paritarie (-1,3%).
Il ruolo delle ispezioni e le misure del Ministero
L’azione del Ministero, iniziata con un piano di ispezioni senza precedenti, ha visto il coinvolgimento di quasi cento ispettori ministeriali che hanno analizzato documenti e procedure in 70 istituti paritari nelle regioni più colpite dal fenomeno, ovvero Campania, Lazio e Sicilia. Queste verifiche hanno portato alla revoca della parità a molte scuole sospette, contribuendo così alla riduzione dei candidati esterni “in viaggio” per ottenere un diploma facile.
Il ministro Valditara ha sottolineato come l’impegno del governo sia rivolto a garantire una scuola basata su merito e legalità. Nonostante il calo, per il 2025 il fenomeno non è ancora del tutto debellato, poiché molte delle nuove norme previste entreranno in vigore solo dal prossimo anno scolastico.






