Bologna, 12 novembre 2025 – Nel pomeriggio, in concomitanza con l’inizio dell’Assemblea Nazionale dell’ANCI inaugurata dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, i lavoratori si sono riuniti in presidio in piazza della Costituzione per manifestare il loro dissenso. Prosegue, dunque, la protesta dei dipendenti comunali di Bologna a seguito dell’approvazione da parte della Giunta del Comune di una variazione di bilancio che stanzia 2,4 milioni di euro per il fondo del salario accessorio.
Protesta simbolica durante l’assemblea ANCI
Le sigle sindacali hanno definito l’appuntamento “simbolico“, sottolineando l’importanza di non mancare a un evento che rappresenta un momento di incontro tra Comuni, per ribadire come il personale della Pubblica Amministrazione sia “tra i meno remunerati“.
Michela Abbrizzani della Fp-Cgil ha dichiarato: “Siamo il personale peggio pagato“. Accanto ai rappresentanti confederali, hanno partecipato anche i sindacati di base, come Usb, Cobas, Snater e Csa, che hanno consegnato una lettera indirizzata al Presidente Mattarella con la richiesta di aumentare il fondo decentrato a 5 milioni di euro.

Tensione con l’amministrazione comunale e prossime mobilitazioni
La lettera inviata dal sindaco Matteo Lepore ai dipendenti comunali, che invitava a un confronto per affrontare insieme questa fase complessa, non è stata apprezzata dai sindacati. Fabiana Sergio della Cisl Fp ha affermato che la comunicazione non ha tenuto conto del tavolo sindacale ancora aperto. Le organizzazioni sindacali hanno annunciato che la protesta continuerà con un’assemblea pubblica e un nuovo presidio previsto per lunedì prossimo davanti al Consiglio comunale.
La decisione della Giunta di mantenere lo stanziamento di 2,4 milioni, ritenuto dai sindacati “assolutamente insufficiente“, ha acceso un forte scontro. Il Sindacato Generale di Base ha minacciato il blocco della città qualora non si raggiunga l’obiettivo di 5 milioni per il fondo salario: “Se non arriveranno risposte, scuole, musei e servizi sociali si fermeranno“. Il dibattito coinvolge anche la maggioranza politica e l’opposizione, con richieste di un giusto compromesso e investimenti adeguati per il personale comunale.






