(Napoli). “Mio padre è detenuto nel carcere di Poggioreale dal 2016. Ora è ricoverato al Cardarelli in un corridoio, ha metastasi ovunque e non c’è più nulla da fare. Cinque mesi fa ha avuto un’emorragia dal naso e da quel momento è iniziato a peggiorare. Vedendo che le sue condizioni non miglioravano abbiamo fatto entrare in carcere un medico che gli ha prescritto immediatamente una tac. Questo è avvenuto il 13 luglio e la tac a mio padre è stata fatta il 31 agosto. È stato trovato un tumore esteso su tutta la faccia e non è più operabile grazie al carcere di Poggioreale. È stato curato con una pillola e con antibiotico. Lo vediamo una sola volta a settimana ed è ancora piantonato dalla polizia. Abbiamo il diritto di passare con lui gli ultimi giorni ma mio padre non è Marcello dell’Utri, altrimenti lo avrebbero già mandato a casa. Mi appello al Presidente della Repubblica: fatelo tornare a casa”. Così Nunzia Rigotti parlando del padre, detenuto in fin di vita ricoverato all’ospedale Cardarelli di Napoli. (Luca Leva/alanews)
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