Sono stati ritrovati i resti di un’altra donna dopo la confessione del killer di Denisa Adas, Vasile Frumuzache. Gli inquirenti sospettano si tratti di Ana Maria Andrei, scomparsa il 1 agosto 2024. Il cadavere, rinvenuto grazie alla confessione, era nascosto a Montecatini Terme, nella stessa area del corpo di Denisa. Un esame del Dna sarà effettuato per la definitiva identificazione
Nuovi sviluppi inquietanti emergono nel caso dell’omicidio di Denisa Adas, la giovane escort romena il cui corpo fu rinvenuto a Montecatini Terme. Dopo la confessione dell’assassino, Vasile Frumuzache, gli inquirenti hanno scoperto i resti di un’altra vittima, identificata come Ana Maria Andrei. La donna era scomparsa l’1 agosto 2024 e, secondo le dichiarazioni di Frumuzache, sarebbe stata uccisa da lui stesso.
Un omicidio inquietante
Le indagini hanno preso una piega drammatica quando Frumuzache ha indicato il luogo dove aveva nascosto il corpo di Ana Maria, situato nelle vicinanze di dove è stato trovato il corpo di Denisa. Gli accertamenti preliminari confermano che i resti rinvenuti appartengono a Andrei, ma sarà necessario un test del DNA per una conferma definitiva. Le autorità erano già state allertate della scomparsa di Ana Maria dalla sua famiglia, ma il caso non era mai giunto all’attenzione dell’autorità giudiziaria.
Il profilo dell’assassino
Frumuzache, 32 anni e guardia giurata, ha confessato di aver ucciso Ana Maria dopo che la donna avrebbe tentato di scappare. Secondo la sua ricostruzione, l’omicidio sarebbe avvenuto in un contesto di violenza e paura, simile a quello che ha caratterizzato l’omicidio di Denisa. Le indagini si stanno ora concentrando su eventuali collegamenti tra i due casi e altre possibili vittime, dato che gli inquirenti non escludono che Frumuzache possa essere coinvolto in ulteriori omicidi.
Le indagini in corso
La procura di Prato ha avviato un’indagine approfondita, esaminando le celle telefoniche e raccogliendo testimonianze, per comprendere appieno il profilo di questo presunto serial killer. Nel frattempo, la famiglia di Ana Maria è in attesa di risposte, mentre la società intera si chiede come sia possibile che simili tragedie possano ripetersi, sottolineando la necessità di un intervento più incisivo contro la violenza di genere e la tratta di esseri umani. Le indagini proseguono con urgenza, mentre la comunità piange la perdita di due giovani vite spezzate.