Milano, 10 ottobre 2025 – Nel corso di una conferenza stampa svoltasi nella sede milanese del gruppo Tod’s, Diego Della Valle ha risposto alle accuse della Procura di Milano riguardanti presunti fenomeni di sfruttamento del lavoro nella filiera produttiva della sua azienda. L’accusa, avanzata dal pm Paolo Storari, ha portato alla richiesta di amministrazione giudiziaria per Tod’s Spa, per non aver controllato adeguatamente le condizioni lavorative in alcune fabbriche cinesi coinvolte nella produzione di tomaie e divise.
La posizione di Diego Della Valle
Diego Della Valle ha ribadito con fermezza la propria volontà di trasparenza e collaborazione con le autorità giudiziarie: “Controllateci nel modo più capillare possibile, ma con attenzione, non con superficialità”. L’imprenditore ha sottolineato che il gruppo Tod’s non è indagato direttamente, ma ha comunque invitato il pm Paolo Storari a visitare personalmente le aziende per toccare con mano le realtà produttive. “Rinnovo l’invito a Paolo Storari, che non conosco, di venire a visitare le mie aziende, poi sfido se può permettersi di dire che noi non abbiamo a cuore il rispetto del prossimo”. Della Valle ha inoltre evidenziato l’importanza di tutelare il Made in Italy, definendolo “una cosa eccellente” da non mettere in discussione con leggerezza, e ha chiesto ai politici di legiferare rapidamente per consentire alle imprese di operare in modo efficace e trasparente.

Le accuse della Procura e le risposte aziendali
La Procura di Milano, rappresentata dal pm Paolo Storari, contesta a Tod’s di aver colposamente agevolato fenomeni di caporalato e sfruttamento in opifici gestiti da imprenditori cinesi nelle Marche e in Lombardia, dove i lavoratori sarebbero pagati meno di 5 euro l’ora e sottoposti a condizioni di lavoro paragonabili a forme di para-schiavitù. Nei due opifici oggetto dell’indagine, la produzione riguarda sia tomaie destinate alla vendita che divise per i dipendenti del gruppo.
Tod’s, attraverso un comunicato ufficiale, ha precisato di rispettare tutte le normative vigenti e di effettuare controlli regolari nei laboratori fornitori, che sottoscrivono accordi per garantire la tutela dei lavoratori e il rispetto dei contratti nazionali. L’azienda ha inoltre sottolineato che i propri stabilimenti sono riconosciuti come eccellenze mondiali in materia di tutela ambientale e sociale.
Sul fronte giudiziario, è in programma per il 19 novembre presso la Corte di Cassazione un’udienza per decidere la competenza territoriale dell’indagine, tra la Procura di Milano e quella di Ancona, dove ha sede la società Tod’s.






