Pavia, 25 dicembre 2025 – A quasi diciotto anni dal delitto di Chiara Poggi, la vicenda di Garlasco continua a suscitare dibattiti e nuove indagini. Il caso, che vede coinvolti l’ex fidanzato di Chiara, Alberto Stasi, condannato in via definitiva, e ora l’amico di famiglia Andrea Sempio, indagato per concorso in omicidio, ha recentemente riacceso l’attenzione mediatica, anche per via delle dichiarazioni dell’attore e comico Lino Banfi, che ha espresso una teoria controversa sull’autore della violenza.
La teoria di Lino Banfi sul delitto di Garlasco
Nel podcast Sette vite condotto da Hoara Borselli, Banfi ha dichiarato di essere convinto che alcune delle violenze riscontrate sul corpo di Chiara Poggi siano state compiute da una donna. “Quando una donna odia un’altra donna, diventa una bestia irrefrenabile”, ha affermato l’attore pugliese, sottolineando come la violenza femminile possa manifestarsi in modo particolarmente brutale e incontrollabile. Banfi ha precisato che la sua è un’ipotesi estrema e che, pur ammettendo la colpevolezza sia di Stasi che di Sempio, ritiene che certe ferite siano più tipiche di un’aggressione femminile.
La sua opinione si inserisce in un contesto giudiziario ancora aperto, con la nuova inchiesta della Procura di Pavia che ha coinvolto Andrea Sempio, amico d’infanzia del fratello della vittima, e che ha portato a un incidente probatorio fissato per il 18 dicembre 2025.
Un volto noto della cultura italiana
Pasquale Zagaria, noto al grande pubblico come Lino Banfi, è un attore e comico italiano di lunga carriera, celebre per i ruoli nella commedia sexy all’italiana degli anni ’70 e ’80 e per le fiction televisive come Un medico in famiglia. Nato nel 1936 ad Andria, Banfi è noto per la sua comicità radicata nel dialetto pugliese e per la capacità di spaziare tra ruoli comici e drammatici. La sua opinione sul caso di Garlasco, pur non avendo alcun ruolo ufficiale nelle indagini, ha contribuito a riaccendere l’attenzione pubblica su una vicenda che resta tra le più controverse della cronaca italiana recente.
Nel frattempo, a Garlasco, comune lombardo di quasi 10.000 abitanti noto anche per il Santuario della Madonna della Bozzola, la comunità continua a seguire con apprensione gli sviluppi dell’inchiesta, in attesa di ulteriori chiarimenti da parte della giustizia.






