Pavia, 26 settembre 2025 – Nuovi sviluppi scuotono il caso dell’omicidio di Garlasco, con un blitz delle forze dell’ordine nelle abitazioni collegate a uno dei protagonisti della vicenda, l’ex procuratore di Pavia Mario Venditti, attualmente presidente del Casinò di Campione. Le indagini, coordinate dalla procura di Brescia, hanno portato a perquisizioni domiciliari nelle abitazioni della famiglia di Andrea Sempio, indagato nella nuova inchiesta, nonché in case di ex carabinieri e dello stesso Venditti a Pavia, Genova e Campione d’Italia.
Mario Venditti e le controversie sull’archiviazione del caso Garlasco
L’ex procuratore, già noto per aver chiesto due volte l’archiviazione delle indagini sul delitto di Chiara Poggi, nel 2017 e nel 2020, è ora indagato con l’accusa di corruzione in atti giudiziari. Venditti, che nella sua carriera è stato anche senatore della Repubblica Italiana e avvocato penalista, ha ammesso pubblicamente a giugno di aver deciso l’archiviazione in tempi estremamente rapidi: “avevo già deciso dopo ventuno minuti, anzi ventuno secondi“. Questo particolare, ora al centro di nuove verifiche, riguarda proprio il procedimento che ha lasciato senza seguito le accuse contro Andrea Sempio, primo indagato per la morte di Chiara Poggi.
Le perquisizioni di oggi hanno puntato soprattutto sull’appartamento dei genitori di Sempio a Garlasco, comune della provincia di Pavia noto anche come “Las Vegas della Lombardia” per la sua vivace vita ricreativa, e sulle abitazioni di alcuni suoi parenti e di ex militari della sezione di polizia giudiziaria di Pavia. L’operazione si è sviluppata dopo il ritrovamento, durante una perquisizione del 14 maggio scorso, di un appunto che fa riferimento a una somma di denaro (indicata come “20/30 euro“) e al nome di Venditti, con la frase “gip archivia“. Tale documento, trovato scritto a penna su un bloc notes e risalente ai primi di febbraio 2017, fa ipotizzare che la famiglia Sempio fosse informata molto prima dell’avviso ufficiale di indagine notificato ad Andrea l’8 febbraio dello stesso anno.
Il profilo di Mario Venditti
Ma chi è Mario Venditti? Il magistrato ha avuto un ruolo centrale nelle indagini sul delitto di Garlasco, essendo stato l’ex procuratore di Pavia che archiviò l’inchiesta su Andrea Sempio legata all’omicidio di Chiara Poggi. Nel 2017, insieme alla sostituta Giulia Pezzino, presentò la richiesta di archiviazione del procedimento nei confronti di Sempio, istanza che nello stesso anno venne accolta dal giudice per le indagini preliminari. Non emergevano elementi tali da ritenere che Sempio potesse essere l’autore del delitto. Venditti chiese e ottenne una nuova archiviazione per l’amico di Marco Poggi anche nel 2020.
Negli ultimi mesi, quando l’attenzione mediatica si è nuovamente concentrata su Sempio, l’ex procuratore di Pavia, attraverso il proprio legale, aveva chiesto di “evitare narrazioni diffamanti” sul caso Garlasco e di “attenersi ai fatti nella loro oggettività e continenza”. In sostanza, l’ex magistrato, oggi presidente del Casinò di Campione d’Italia, sollecitava un approccio basato sull’oggettività riguardo al delitto di Garlasco. Il suo avvocato ribadiva inoltre l’invito a non diffondere “ulteriori narrazioni e ricostruzioni diffamatorie e lesive del decoro e del patrimonio di onorabilità” dello stesso Venditti.
Le nuove accuse e i sospetti sulla gestione delle indagini
Secondo gli investigatori, la famiglia Sempio avrebbe effettuato nel tempo una serie di trasferimenti di denaro per circa 40mila euro, partendo da dicembre 2016, somma che potrebbe essere stata destinata a influenzare l’ex procuratore per ottenere l’archiviazione del fascicolo. I movimenti sono stati tracciati attraverso analisi patrimoniali dei conti bancari, e il denaro sarebbe transitato attraverso alcuni parenti fino ai genitori di Andrea Sempio.
Le intercettazioni raccolte dagli inquirenti evidenziano inoltre una possibile conoscenza anticipata delle domande poste a Sempio durante l’interrogatorio, con un dialogo tra padre e figlio in cui si discute di presunti errori nell’acquisizione di prove, come lo scontrino del parcheggio che costituiva un alibi per Andrea.
Le perquisizioni hanno riguardato anche due carabinieri allora in servizio nella sezione di polizia giudiziaria di Pavia, coinvolti nella notifica degli atti e nella trascrizione di conversazioni, quest’ultime considerate incomplete dagli inquirenti. Il fascicolo aperto il 22 dicembre 2016 è stato archiviato per la prima volta nel marzo 2017 su richiesta di Venditti, mentre un secondo procedimento contro Sempio, aperto nel 2020, è stato chiuso dopo soli 21 giorni.





