Roma, 7 agosto 2025 – Il Consiglio dei ministri ha recentemente approvato un disegno di legge che regolamenta l’uso dei farmaci per il trattamento della disforia di genere nei preadolescenti e adolescenti transgender. La misura, adottata nell’ambito delle politiche sanitarie nazionali, introduce nuove disposizioni riguardanti la prescrizione di ormoni e farmaci bloccanti la pubertà, con particolare attenzione alla triptorelina.
Nuove regole per la somministrazione dei farmaci
Il disegno di legge prevede l’istituzione di un registro gestito dall’Aifa (Agenzia Italiana del Farmaco) che monitorerà la prescrizione di tali farmaci. Inoltre, fino all’adozione di protocolli specifici, la somministrazione degli ormoni e dei farmaci bloccanti la pubertà potrà avvenire soltanto con il consenso di un comitato etico pediatrico nazionale e dovrà essere effettuata esclusivamente tramite farmacia ospedaliera.
Queste misure intendono garantire un controllo più rigoroso e una maggiore trasparenza nel trattamento sanitario dei minori transgender, con l’obiettivo di assicurare la sicurezza e la tutela dei pazienti.
Le critiche di Arcigay e il dibattito sull’approccio sanitario
Sul provvedimento si è espressa con fermezza la voce di Christian Leonardo Cristalli, responsabile nazionale Politiche Trans di Arcigay, che ha definito la legge una “crociata ideologica” contro le persone transgender. Cristalli ha manifestato particolare preoccupazione per la raccolta e il trattamento dei dati sensibili dei minori: “Questo Governo ha dimostrato di voler creare una sorta di schedatura, raccogliendo dati sensibili di giovani trans come in un meccanismo di sorveglianza sanitaria”, ha dichiarato.
L’attivista ha inoltre criticato la psichiatrizzazione implicita nella normativa, sottolineando come l’Organizzazione Mondiale della Sanità dal 2018 abbia indicato la necessità di de-psichiatrizzare e de-patologizzare le esperienze delle persone transgender. “Mentre in Europa si va verso un modello basato sul consenso informato, che consente sia ai maggiorenni sia ai minorenni accompagnati dalle famiglie di accedere a percorsi di salute, in Italia si introducono forme di controllo e sorveglianza sanitaria”, ha aggiunto Cristalli.
Il ddl, approvato dal Consiglio dei ministri presieduto da Giorgia Meloni, si inserisce nel quadro delle iniziative governative volte a disciplinare in modo più stringente i trattamenti medici per la disforia di genere, ma apre un acceso dibattito sulle modalità di tutela dei diritti e della privacy delle persone transgender, soprattutto in età evolutiva.
Il Consiglio dei ministri, principale organo esecutivo del governo italiano, continua quindi a essere al centro delle decisioni che interessano aspetti delicati della salute pubblica e dei diritti civili, come dimostrato anche dalle recenti sedute svoltesi a Palazzo Chigi.
Fonte: Alessia Arrigo - Ddl su trattamento disforia di genere, parla l'attivista Christian Cristalli: "Crociata ideologica"
