L’Unione Europea è chiamata a fronteggiare tariffe Usa del 30% sulle esportazioni; a rischio economia e settori chiave italiani. Attesa per le mosse del governo.
Roma, 12 luglio 2025 – La lettera dell’amministrazione Trump è finalmente giunta all’Unione Europea, annunciando l’introduzione di dazi del 30% sulle importazioni europee negli Stati Uniti. La notizia, arrivata nel cuore di Roma durante l’evento “Le rotte del futuro” presso gli studi di via Tiburtina, ha immediatamente acceso preoccupazioni per le ripercussioni sull’economia italiana ed europea.
L’allarme di Elly Schlein: un impatto devastante
Elly Schlein, segretaria del Partito Democratico, ha definito i dazi una “follia autarchica” che rischia di generare una vera e propria guerra economica. Con il termine ultimo fissato al primo agosto per l’entrata in vigore delle tariffe, la segretaria ha sottolineato come l’impatto sarebbe particolarmente grave per le imprese italiane, fortemente orientate all’export verso gli Stati Uniti.
Durante il suo intervento, Schlein ha ribadito la necessità che l’Unione Europea reagisca in modo compatto, auspicando un rafforzamento delle trattative per scongiurare l’applicazione dei dazi. In particolare, ha sollecitato una risposta decisa da parte del governo italiano guidato da Giorgia Meloni: “Ci aspettiamo una risposta netta e forte, che finora non c’è stata”, ha dichiarato.
Riguardo alle strategie europee, la leader dem ha ricordato che sin dall’inizio si è auspicato un fronte unito dell’UE che negoziasse compatto e colpisse, se necessario, anche le grandi aziende tecnologiche americane.
Impatti economici e scenari futuri
L’imposizione delle tariffe americane rappresenta una sfida senza precedenti per il commercio transatlantico. Secondo studi recenti, l’entrata in vigore di dazi al 30% potrebbe causare una contrazione fino allo 0,3% del PIL europeo, con effetti più marcati in alcune regioni e settori, come quello della moda, automotive e farmaceutico, particolarmente rilevanti per l’Italia.
La decisione del presidente Donald Trump, che ha assunto per il secondo mandato la carica il 20 gennaio 2025, si inserisce in un quadro di politiche economiche protezionistiche e nazionaliste, che hanno già in passato generato tensioni commerciali a livello globale. Nonostante l’Unione Europea fosse preparata a rispondere con misure di ritorsione, finora il governo comunitario ha sospeso le contromisure relative ai dazi su acciaio e alluminio.
Schlein ha inoltre rilanciato la proposta di adottare un piano economico europeo da 14 miliardi di euro, simile a quello varato dal governo di Pedro Sánchez in Spagna, per mitigare gli effetti negativi sui settori produttivi più colpiti.
In questo contesto, la compattezza europea appare più che mai indispensabile per preservare il tessuto economico e industriale del continente, anche in vista di un possibile aumento delle tensioni commerciali con altri partner globali come la Cina.
L’attenzione è ora puntata sul comportamento del governo italiano, chiamato a farsi portavoce di una strategia comune e a sostenere un fronte europeo unito nella delicata fase delle trattative con Washington.
Fonte: Davide Di Carlo - Dazi Usa, arrivata la lettera all'Ue. Schlein: "Ue reagisca compatta. Meloni si faccia sentire"





