Siena, 9 dicembre 2025 – La Commissione parlamentare d’inchiesta sulla morte di David Rossi ha fatto il punto sugli ultimi sviluppi relativi alla tragica vicenda dell’ex capo della comunicazione di Monte dei Paschi di Siena, deceduto nel 2013. Gli esiti della perizia, illustrati oggi dai consulenti tecnici, il tenente colonnello dei RIS Adolfo Gregori e il medico legale Robbi Manghi, hanno spostato con decisione il quadro investigativo verso una nuova ipotesi.
La pista dell’omicidio nelle conclusioni della perizia
Il presidente della Commissione, Gianluca Vinci, deputato e avvocato penalista, ha dichiarato che «la pista adesso è quella dell’omicidio o dell’omicidio come conseguenza di altro reato». Secondo la relazione tecnica, infatti, David Rossi sarebbe stato «sicuramente tenuto appeso fuori dalla finestra», e le lesioni rinvenute sul polso sinistro sarebbero state «create», compatibili con una trattenuta forzata. La perizia ha esaminato in dettaglio la dinamica della caduta, la tenuta del cinturino dell’orologio indossato dalla vittima e l’origine delle ferite al polso, elementi finora mai chiariti in modo esaustivo.
Il dettaglio è stato corroborato dall’analisi dei video, che mostrano come l’orologio fosse già caduto prima dell’impatto al suolo e che le ferite sul polso non possano essere compatibili con una caduta autonoma.
Le valutazioni della Commissione e del medico legale
Il presidente della Commissione, Gianluca Vinci, ha confermato l’orientamento degli inquirenti verso la pista dell’omicidio o di un omicidio conseguente a un altro reato. Secondo Vinci, le lesioni sul polso sono state create in modo estorsivo, probabilmente per spaventare Rossi, esponendolo al balcone prima di lasciarlo cadere o di farlo cadere volontariamente. La perizia ha inoltre evidenziato che Rossi entrò in banca senza alcuna ferita e fu ritrovato con tre ferite sanguinolente al polso sinistro, incompatibili con un semplice suicidio. Il medico legale Robbi Manghi ha contribuito alla ricostruzione della dinamica della caduta e delle lesioni, rafforzando l’ipotesi che qualcuno abbia tenuto Rossi appeso fuori dalla finestra.
Questi nuovi elementi si inseriscono in un quadro ancora controverso e oggetto di indagini approfondite, con la Commissione parlamentare che continua a esaminare tutte le prove per fare chiarezza su una vicenda ancora avvolta nel mistero.
La famiglia di David Rossi: “Riaprire le indagini, serve giustizia”
Secondo l’avvocato Carmelo Miceli, legale della famiglia Rossi, le recenti relazioni medico-legali e dei carabinieri del RIS confermerebbero la tesi di un’aggressione prima della caduta dalla finestra, un’ipotesi sostenuta da anni dalla famiglia.
Carmelo Miceli ha dichiarato: «Chiediamo adesso di riaprire le indagini e presenteremo un’istanza per fare giustizia per David e la sua famiglia».
Negli ultimi anni la vicenda è stata al centro di numerosi approfondimenti, anche a seguito della diffusione di un video, originariamente acquisito dalla Procura di Siena e recentemente rilanciato dal New York Post, che mostra il momento della caduta di Rossi e due uomini che si avvicinano al corpo per poi allontanarsi senza prestare soccorso. La procura ha confermato che queste due persone sono state identificate e ascoltate più volte, risultando non sospette






