Napoli, 4 agosto 2025 – A quasi due anni dalla tragica scomparsa di Giovanbattista Cutolo, noto come Giogiò, la madre Daniela Di Maggio rompe il silenzio per commentare la sua recente candidatura politica con la Lega e la controversa ondata di insulti ricevuti sui social media. La donna, simbolo di coraggio e dignità, denuncia un clima di ostilità particolarmente acceso da parte di esponenti di sinistra, che l’hanno colpita con parole dure e offensive.
Daniela Di Maggio: “Insultata da gente cattiva che vota a sinistra”
Daniela Di Maggio ha espresso con fermezza il suo disappunto per l’atteggiamento di chi, pur manifestando solidarietà per la causa palestinese, si è rivolto a lei con insulti di natura violenta e volgare. “Il popolo che vota a sinistra è un popolo di gente malvagia, violenta e cattiva”, ha affermato, sottolineando la contraddizione tra l’impegno politico e le offese personali ricevute. La madre di Giogiò ha evidenziato come l’accanimento contro di lei possa derivare da una percezione errata della Lega come partito esclusivamente “del Nord”, precisando invece che si tratta di “un partito identitario che si batte su leggi valide per tutta l’Italia”.
In risposta alle critiche rivolte al leader Matteo Salvini per vecchi cori da stadio offensivi nei confronti di Napoli, Daniela ha ricordato che “tutti possono sbagliare e cambiare”, invitando a superare rancori e pregiudizi. Inoltre, ha respinto le osservazioni superficiali di alcune mamme che giudicano il suo dolore dalla sua apparenza esteriore, affermando che “il dolore è un aspetto intimo, non è un aspetto esteriore” e rifiutando di “offrire la pornografia del dolore”.
Le proposte legislative e l’impegno politico
La candidatura di Daniela Di Maggio nella Lega rappresenta per lei “un grande onore e fregio”, frutto di un percorso iniziato subito dopo la tragedia che ha colpito suo figlio Giogiò, giovane musicista napoletano ucciso a soli 24 anni da un minorenne già noto alle forze dell’ordine. Daniela ha annunciato che presenterà tre proposte di legge prioritarie: la chiusura dei profili social di detenuti e di chi commette omicidi, l’introduzione del reato di apologia criminale a danno di minori e l’istituzione di un garante delle vittime. “Continuerò a fare politica con la bandiera della Lega”, ha dichiarato, sottolineando il sostegno ricevuto dal partito nel suo impegno per la legalità e la difesa delle vittime.
La vicenda di Giovanbattista Cutolo ha acceso un acceso dibattito nazionale sulla sicurezza urbana e sulle lacune del sistema giudiziario minorile, temi che Daniela Di Maggio intende portare avanti con determinazione attraverso la sua attività politica. Nel frattempo, la memoria di Giogiò continua a vivere anche attraverso iniziative simboliche come la “pizza Giò Giò”, nata in sua memoria e proposta da alcune pizzerie napoletane per sensibilizzare la città e i cittadini sul valore della vita e della giustizia.





