Roma, 2 dicembre 2025 – Sono quattro le persone indagate nell’ambito dell’inchiesta relativa al crollo parziale della Torre dei Conti, avvenuto il 3 novembre scorso nella zona dei Fori Imperiali a Roma. L’evento ha causato un morto e diversi feriti, sollevando interrogativi sulle cause che hanno portato al cedimento di questo storico monumento medievale.
Indagine e prime iscrizioni nel registro degli indagati
I magistrati di piazzale Clodio hanno iscritto nel registro degli indagati tre architetti, tra cui il responsabile tecnico del progetto di restauro, e un ingegnere. L’iscrizione è funzionale a consentire l’effettuazione di accertamenti tecnici irripetibili, come l’analisi delle macerie della torre. Gli inquirenti, con il supporto dei carabinieri, stanno approfondendo l’ipotesi di una possibile mancata valutazione della tenuta strutturale dell’edificio, dove erano in corso lavori di restauro.
Interventi per la messa in sicurezza della Torre dei Conti
Dopo il crollo, la situazione della torre medievale, situata in Largo Corrado Ricci all’incrocio tra via Cavour e via dei Fori Imperiali, è stata definita estremamente precaria. Per questo motivo, la prossima settimana partiranno i lavori per la messa in sicurezza e il consolidamento della struttura lesionata. L’ingegnere Alessandro Bozzetti, già impegnato in precedenti interventi di salvaguardia nel centro storico di Roma, ha presentato una relazione tecnica che guiderà le operazioni.
Le prime fasi prevedono la rimozione delle parti più ammalorate e pericolanti, con interventi di consolidamento tramite puntelli e cerchiature in acciaio o cemento armato. Le operazioni saranno eseguite con estrema cautela, utilizzando cestelli manovrati da gru per garantire la sicurezza delle maestranze, soprattutto alla luce del tragico incidente che ha visto la morte dell’operaio Octay Stroici, rimasto per ore sotto le macerie.
La Sovrintendenza capitolina ha già allertato una ditta specializzata per allestire il cantiere e reperire i macchinari necessari. L’obiettivo è cristallizzare la situazione per prevenire ulteriori crolli, ma la durata e l’esito degli interventi dipenderanno dallo stato di reazione della torre stessa.
Nel frattempo, la soprintendente Margherita Eichberg ha manifestato perplessità sull’esecuzione dei lavori di restauro, sottolineando la mancanza di opere provvisionali come puntellamenti temporanei, e ha espresso dubbi sulla tempistica serrata imposta dal PNRR, che potrebbe aver influito negativamente sulla sicurezza del cantiere.






