Roma, 3 novembre 2025 – Dopo un intervento durato circa 11 ore, è stato estratto dalle macerie Octay Stroici, l’operaio romeno di 66 anni coinvolto nel crollo parziale della Torre dei Conti ai Fori Imperiali a Roma. L’uomo è stato immediatamente trasportato in condizioni gravissime al policlinico Umberto I, scortato da un’ambulanza del 118.
Doppio crollo e soccorsi

Il drammatico evento si è verificato nella mattinata di oggi nel pieno centro storico della Capitale, dove una parte della storica Torre dei Conti è venuta giù all’improvviso durante i lavori di restauro. La torre, edificio medievale risalente al XIII secolo e situata in Largo Corrado Ricci, era interessata da un intervento di recupero avviato nel 2022 con fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Al momento del primo cedimento, intorno alle ore 11, undici operai erano impegnati nel cantiere. Quattro di loro sono stati travolti dal crollo; due sono riusciti a salvarsi con lievi ferite, mentre due, tra cui Stroici, sono rimasti intrappolati sotto le macerie.
Un secondo crollo si è verificato poco più di un’ora dopo mentre i soccorritori erano ancora impegnati nelle operazioni di estrazione, complicando ulteriormente i lavori di salvataggio. Complessivamente, per le operazioni di soccorso sono stati impiegati circa 140 vigili del fuoco, intervenuti con mezzi specializzati e supportati dalla polizia locale che ha chiuso al traffico pedonale e veicolare la zona per facilitare le operazioni.
La Torre dei Conti: storia e contesto del crollo
La Torre dei Conti, eretta nel 1238 su iniziativa di Papa Innocenzo III per la sua famiglia, i Conti di Segni, rappresenta un importante esempio di architettura medievale romana. Situata all’incrocio tra via Cavour e via dei Fori Imperiali, la torre è alta circa 29 metri nella sua parte rimanente, mentre originariamente superava i 50-60 metri di altezza. Nel corso dei secoli ha subito numerosi danni a causa di terremoti, abbandoni e spoliazioni di materiali, con interventi di restauro periodici.
L’attuale intervento di recupero, finanziato con 6,9 milioni di euro tramite il PNRR, mirava a trasformare la torre in un museo e centro servizi dedicato all’area archeologica circostante. La Sovrintendenza capitolina ai Beni culturali ha sottolineato che, prima dell’avvio dei lavori, erano state effettuate approfondite indagini strutturali che avevano confermato le condizioni di sicurezza per procedere con gli interventi.
Sul luogo del crollo sono intervenuti il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, e il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, che hanno seguito da vicino l’evolversi della situazione. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha espresso la sua vicinanza all’operaio ferito e ha ringraziato i soccorritori per il loro impegno in condizioni difficili.
Tra i feriti anche l’operaio Gaetano La Manna, 64 anni, dimesso dall’ospedale con una prognosi di otto giorni per un trauma cranico non grave. Testimoni oculari hanno descritto il momento del crollo come un boato improvviso seguito da una nube di polvere e calcinacci che ha colpito anche le persone presenti nei dintorni.




