Cospito, avvocato Vitale: “In caso di morte, responsabilità dello Stato”
“C’è ancora soluzione: non liberarlo, ma tenerlo in carcere senza 41 bis”
(Torino). “Quando muore una persona nella disponibilità dello Stato, lo Stato ha una responsabilità. Qui ci sarebbe eccome, perché lo Stato ha rifiutato ogni interlocuzione, con gli apparati giudiziari o politico amministrativi, utilizzando linguaggi da anni Settanta da strategia della tensione – così Gianluca Vitale, avvocato penalista di Torino, sostituto dell’avvocato di Alfredo Cospito Flavio Rossi Albertini sotto la Mole – Sicuramente c’è ancora una soluzione a questo caso, che non è quello di liberare Cospito, ma quello di lasciarlo in carcere in condizioni compatibili con un Paese civile, cosa che ora non è. La colpa ricadrebbe sicuramente negli apparati dello Stato”. (Sara Iacomussi/alanews)





