Pavia, 25 ottobre 2025 – Nel pomeriggio odierno, il centro storico di Pavia è stato teatro di una manifestazione propalestinese organizzata in concomitanza con la conferenza sul tema della difesa europea, ospitata all’interno del Castello Visconteo e promossa dal gruppo ASPEN. All’incontro hanno preso parte consiglieri di governo e vertici militari, con un focus sulla cooperazione in ambito bellico e le strategie di difesa del continente.
Protesta contro l’economia di guerra

Durante il corteo, tra i partecipanti è emersa una netta condanna degli investimenti nel settore degli armamenti. Una manifestante ha dichiarato: “Bisogna chiedere e rendere pubblici i rapporti che le amministrazioni comunali e nazionali intrattengono con l’economia del genocidio. Questi rapporti ci riguardano tutti, si inseriscono in un contesto più grande e globale“. Il messaggio centrale della protesta ha riguardato il rifiuto di qualsiasi finanziamento volto alla produzione di armi, che secondo i manifestanti rappresenta un meccanismo finalizzato esclusivamente ad arricchire chi trae profitto dalla guerra. È stato inoltre evidenziato il paradosso di incentivare la spesa militare in una fase in cui sono stati tagliati sette miliardi ai ministeri.
Il corteo si è diretto verso l’area esterna del Castello, dove si è verificato un confronto con le forze di polizia in tenuta antisommossa. Dopo qualche momento di tensione, la manifestazione si è conclusa senza incidenti.
Contesto nazionale e reazioni
Questo evento si inserisce in un quadro più ampio di mobilitazioni pro-Palestina che si sono svolte in diverse città italiane nel corso delle ultime settimane, spesso segnate da momenti di tensione. A Milano, ad esempio, la manifestazione pro Gaza di qualche giorno fa è degenerata in scontri con la polizia, con l’arresto di cinque persone e l’impiego di misure di contenimento da parte delle forze dell’ordine. Anche a Brescia e Catania si sono registrati momenti di conflitto tra manifestanti e agenti.
A livello politico, la segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, ha condannato fermamente gli episodi di violenza, sottolineando però la necessità che si condannino anche i crimini commessi nella regione di Gaza. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha espresso vicinanza alle forze dell’ordine e ha auspicato una condanna unanime degli scontri da parte di tutti i partiti.
Il Castello Visconteo di Pavia, luogo simbolico scelto per la conferenza, è un importante monumento storico della città, che fu costruito nel XIV secolo da Galeazzo II Visconti. Oggi sede dei Musei Civici, il castello rappresenta uno dei più significativi patrimoni artistici e culturali lombardi, ospitando mostre e iniziative di rilievo, tra cui l’attuale esposizione dedicata al Rinascimento e alla battaglia di Pavia, in corso fino all’11 gennaio 2026.
La manifestazione di oggi riflette dunque la tensione crescente che attraversa il dibattito pubblico italiano intorno ai temi della guerra, della difesa e del sostegno alla causa palestinese, evidenziando le difficoltà di coniugare impegni istituzionali con le istanze della società civile.
Fonte: alanews - Le voci dal corteo pro-pal a Pavia contro la conferenza sulla difesa: "stop all'economia di guerra"






