Napoli, 3 ottobre 2025 – Questa mattina, circa 40mila persone hanno partecipato a una manifestazione a Napoli in sostegno alla Palestina, unendosi in un corteo che ha attraversato le vie principali della città, partendo da Piazza Garibaldi e dirigendosi verso il porto. L’iniziativa si è caratterizzata per un momento di forte partecipazione popolare e per un’occupazione pacifica dell’area portuale, trasformata simbolicamente in luogo di protesta.
Manifestazione e occupazione pacifica al porto di Napoli

Il corteo ha percorso via Marina con l’obiettivo di raggiungere il porto, dove le forze dell’ordine avevano predisposto un cordone di sicurezza per impedirne l’accesso. Dopo alcuni minuti di tensione, la massa compatta di manifestanti, con le mani alzate, è riuscita a superare pacificamente lo sbarramento. L’occupazione del porto è stata accompagnata da bandiere palestinesi, striscioni e cori, senza che si verificassero scontri o momenti di violenza.
I manifestanti hanno poi defluito verso il centro città, scambiando applausi e segni di solidarietà con gli automobilisti bloccati nel traffico, particolarmente congestionato lungo via Marina. La mobilitazione ha infatti generato forti disagi alla circolazione, con slogan come “Gaza libera, bloccheremo tutto” che hanno scandito la protesta.
Contestualizzazione nazionale delle manifestazioni pro Palestina
Mentre a Napoli la protesta si è svolta in modo pacifico, altre città italiane hanno vissuto momenti di tensione. A Milano, ad esempio, si sono verificati scontri davanti alla stazione Centrale, con cinque persone arrestate e due ragazze rinviate a giudizio per resistenza aggravata. Le forze dell’ordine hanno dovuto intervenire con cariche e lanci di lacrimogeni anche a Brescia e Bologna, dove i manifestanti hanno cercato di forzare i cordoni di sicurezza, causando disordini e disagi.
Nel capoluogo lombardo, la circolazione ferroviaria ha subito ritardi fino a 120 minuti a causa della presenza di manifestanti che tentavano di occupare la stazione Centrale. La tensione ha suscitato interventi politici e dichiarazioni di condanna da parte delle istituzioni e dei leader dei partiti, mentre la segretaria del PD, Elly Schlein, ha ribadito la condanna di ogni forma di violenza politica, evidenziando la necessità di distinguere tra manifestazioni pacifiche e azioni violente di frange minoritarie.
Altre manifestazioni pro Palestina si sono svolte a Roma, con oltre 50mila partecipanti, e in diverse altre città italiane, tutte caratterizzate da adesioni massicce ma in alcuni casi da episodi di tensione con le forze dell’ordine.
Questa ondata di mobilitazioni riflette il clima di profonda attenzione e sensibilità verso la questione palestinese, che vede l’Italia impegnata a gestire il bilanciamento tra diritto di manifestare e esigenze di ordine pubblico. Napoli, con la sua storica tradizione di protesta pacifica, ha rappresentato oggi un esempio di come la manifestazione possa svolgersi nel rispetto delle regole, senza degenerare in violenza.
Fonte: Raffaele Accetta - Flotilla, a Napoli manifestanti 'sfondano' cordone e occupano pacificamente il porto






