Roma, 29 novembre 2025 – È partito questa mattina da Porta San Paolo, a Roma, il corteo “contro l’economia di guerra e per la Palestina libera”. La manifestazione, che ha percorso le vie della città fino a piazza San Giovanni, vede in prima fila figure di rilievo come i vigili del fuoco, con la loro divisa impreziosita dal simbolo della bandiera palestinese, e, poco dietro a un cordone, l’attivista ambientale Greta Thunberg e la relatrice speciale Onu per i territori palestinesi occupati, Francesca Albanese. Entrambe avevano partecipato poco prima a un’assemblea all’Università di Roma Tre.
La manifestazione e i suoi protagonisti

Il corteo, promosso dall’Unione Sindacale di Base (USB), si inserisce in un contesto più ampio di proteste diffuse in tutta Italia contro la politica economica del governo Meloni, definita dai partecipanti come “finanziaria di guerra”. Centinaia di migliaia di persone sono scese in piazza in oltre 50 città italiane, chiedendo un nuovo indirizzo politico ed economico che sostenga il popolo palestinese e rifiuti l’inasprimento del conflitto. A Roma, durante la manifestazione, i partecipanti hanno scandito slogan come “Meloni, dimissioni”, esprimendo un netto dissenso nei confronti dell’esecutivo.
In testa al corteo, i vigili del fuoco si sono distinti per la loro presenza simbolica, mentre Greta Thunberg, nota per il suo impegno climatico e sociale a livello internazionale, ha ribadito la sua posizione di solidarietà verso la Palestina. Dal canto suo, Francesca Albanese, relatrice speciale Onu sui territori palestinesi occupati, ha confermato la sua lunga battaglia per i diritti umani in Medio Oriente, denunciando da anni le politiche di occupazione israeliana e auspicando un cessate il fuoco immediato per proteggere la popolazione civile.
Il ruolo di Francesca Albanese e Greta Thunberg
Francesca Albanese, laureata in giurisprudenza e attualmente impegnata in un dottorato di ricerca in diritto internazionale dei rifugiati, è una figura di spicco nell’ambito dei diritti umani. Dal 2022 ricopre l’incarico di relatrice speciale dell’ONU sui territori palestinesi occupati e ha pubblicamente denunciato le condizioni di apartheid e genocidio imposte da Israele nella Striscia di Gaza e in Cisgiordania. Le sue posizioni, spesso criticate da alcuni governi, sono sostenute da importanti organizzazioni internazionali come Amnesty International e le Nazioni Unite.
Greta Thunberg, attivista svedese riconosciuta globalmente per la sua lotta al cambiamento climatico e per la giustizia sociale, ha ampliato il suo impegno includendo la causa palestinese. Recentemente ha partecipato a missioni umanitarie, come la Gaza Freedom Flotilla, ed è stata protagonista di manifestazioni in diverse città italiane e europee. La sua presenza al corteo romano sottolinea la crescente attenzione internazionale verso la questione palestinese e il legame tra diritti umani e giustizia climatica.
La manifestazione di oggi a Roma si inserisce così in un movimento più ampio di mobilitazione sociale, che unisce diverse istanze e voci per chiedere un cambiamento profondo nella politica italiana e internazionale riguardo al conflitto israelo-palestinese e alle conseguenze economiche e sociali che esso comporta.






