Roma, 29 novembre 2025 – In occasione del corteo romano di solidarietà con la Palestina e di protesta contro il riarmo, nel cuore della capitale si è consumato un episodio simbolico e controverso: la bandiera americana è stata data alle fiamme. L’azione si è svolta all’altezza del Colosseo, dove un gruppo di studenti ha acceso dei fumogeni e bruciato una stampa della bandiera a stelle e strisce, accompagnati da slogan di forte carica politica.
Manifestazione e Slogan contro l’America e l’Italia

Durante il corteo, che ha registrato la partecipazione di decine di migliaia di persone, si sono levati cori come “Giù le mani dal Venezuela”, “Viva Maduro, viva Chávez, solidarietà ai popoli dell’America Latina” e il tradizionale “Yankee go home”, slogan che ben rappresentano il sentimento anti-imperialista e di sostegno ai governi latinoamericani guidati da figure come Nicolás Maduro e l’ex presidente Hugo Chávez.
Inoltre, la manifestazione ha visto anche la diffusione di messaggi critici nei confronti della politica italiana, con cartelli che mostravano i volti della presidente del Consiglio Giorgia Meloni e dei ministri Salvini, Tajani e Crosetto, accompagnati dalla scritta “Complice di genocidio”. Dal palco e dai gruppi organizzati sono arrivate dure accuse di “complicità dell’Italia con Israele” e denunce di un presunto “genocidio in Palestina”, con la richiesta esplicita di interrompere le forniture militari italiane.
Il Contesto delle Proteste in Italia e l’Attualità Internazionale
Il corteo romano si inserisce in un quadro di mobilitazioni diffuse in tutto il Paese a sostegno della causa palestinese, spesso accompagnate da tensioni e scontri con le forze dell’ordine, come avvenuto recentemente a Milano e Brescia. A Roma, l’adesione è stata massiccia, con oltre 50mila partecipanti registrati dalla questura, e la manifestazione ha percorso le strade principali fino a occupare momentaneamente la Tangenziale Est senza incidenti gravi.
Il richiamo a figure come Maduro e Chávez evidenzia un forte legame politico con l’America Latina, dove il Venezuela rappresenta un simbolo di resistenza anti-statunitense. Hugo Chávez, presidente venezuelano dal 1999 al 2013, è stato un protagonista del cosiddetto “chavismo”, un modello politico connotato da ideali bolivariani, anti-imperialisti e socialisti, molto influenti nelle correnti di sinistra che si sono espresse anche in queste manifestazioni.
L’episodio della bandiera americana incendiata, pur suscitando dibattito, si inserisce quindi in un contesto di protesta più ampio che denuncia l’intervento e le politiche degli Stati Uniti e dei loro alleati in Medio Oriente e America Latina. Le manifestazioni, organizzate da sindacati di base e gruppi palestinesi, rivelano la complessità e la tensione delle relazioni internazionali che coinvolgono anche l’Italia, chiamata a rispondere alle critiche sulla sua posizione politica e militare.





