Roma, 29 settembre 2025 – La recente riedizione della Coppa Cobram, gara aziendale ispirata alla celebre saga cinematografica di Fantozzi, ha suscitato non poche polemiche e disagi, trasformando quella che doveva essere una festa goliardica in un vero e proprio caos degno del personaggio creato da Paolo Villaggio.
Il disastro organizzativo della rievocazione
Domenica scorsa, a Forte Antenne, un gruppo di una trentina di ciclisti si è presentato per partecipare alla rievocazione della mitica gara di “Fantozzi contro tutti”, indossando abiti ispirati al terzo capitolo della saga del 1980, con costumi che ricordavano il ragionier Ugo Fantozzi, il suo amico Filini, e le loro rispettive famiglie, tra cui la signora Pina e Mariangela. A far da sfondo c’era persino una riproduzione della celebre nuvola di Fantozzi, simbolo delle sue sventure lavorative.
Tuttavia, l’evento si è trasformato in un incubo: l’autorizzazione per il percorso ciclistico non è mai arrivata, poiché la Questura ha negato il permesso per motivi di ordine pubblico legati al deflusso dei tifosi diretti allo stadio Olimpico. La comunicazione ufficiale è arrivata agli iscritti solo alle 1:16 di notte, lasciando molti all’oscuro e creando disorientamento. Nonostante ciò, i partecipanti si sono presentati regolarmente, trovandosi coinvolti in una corsa sgangherata e pericolosa, tra cadute e confusione.
Mancanza di servizi e polemiche sui rimborsi
Gli iscritti avevano versato 45 euro ciascuno, attratti dalla promessa di gadget esclusivi, tra cui la famigerata “bomba dopante” che nel film scatena la follia dei personaggi, e dalla presenza di ospiti come Elisabetta Villaggio e Andrea Roncato. Nulla di tutto ciò si è concretizzato. Il promotore, Riccardo M., ha chiesto scusa, dichiarandosi pronto a rimborsare i partecipanti ma sottolineando che molte criticità erano fuori dal suo controllo.
Nel frattempo, il II Municipio di Roma ha preso in mano la situazione, annunciando un nuovo evento il 12 ottobre e escludendo il promotore dalla nuova organizzazione. Anche l’Uisp Roma, ente patrocinante, ha sostenuto i costi di assicurazione, ambulanza e pasti, devolvendo questi ultimi in beneficenza.
Il valore culturale e satirico di Fantozzi
La vicenda assume un sapore paradossale, proprio come nella satira feroce che è alla base della saga di Fantozzi: un ritratto tragicomico e grottesco della società italiana e delle sue dinamiche lavorative, reso immortale dall’attore e scrittore genovese Paolo Villaggio. Villaggio, scomparso nel 2017, ha lasciato un’eredità culturale significativa, con il ragionier Fantozzi divenuto simbolo di un’Italia spesso segnata dall’improvvisazione, dal servilismo e dalla comicità amara.
Il primo film, diretto da Luciano Salce nel 1975, è stato il trampolino di lancio per un personaggio che ha saputo incarnare con ironia e malinconia le difficoltà dell’impiegato medio italiano, tra gaffes, umiliazioni e piccoli grandi drammi domestici e lavorativi, rappresentati attraverso gag indimenticabili e neologismi entrati nel linguaggio comune.
L’episodio della Coppa Cobram, nato dalla fantasia di Villaggio e ora replicato nella realtà, sembra quasi una parodia della stessa realtà: un evento nato con buone intenzioni ma travolto da disorganizzazione e scaricabarile, degno di una scena di Fantozzi. A riprova che la comicità di Villaggio resta attuale e capace di riflettere con lucidità le contraddizioni della nostra società.






