Strasburgo, 22 dicembre 2025 – Il Comitato Europeo dei Diritti Sociali del Consiglio d’Europa ha dichiarato, all’unanimità, che l’Italia viola i diritti degli insegnanti di sostegno, compromettendo altresì il diritto a un’istruzione inclusiva per gli alunni con disabilità. La decisione è stata presa dopo aver esaminato la situazione italiana fino al 19 marzo 2025, in seguito a un ricorso presentato nel 2021 dall’Associazione Nazionale Insegnanti e Formatori (Anief).
Precarietà e formazione insufficiente degli insegnanti di sostegno
Il Comitato ha evidenziato come una quota significativa degli insegnanti di sostegno sia assunta con contratti a tempo determinato, una condizione che ne limita la stabilità lavorativa e il diritto a un impiego liberamente scelto. La percentuale di contratti precari in questo settore è salita dal 4,19% nel 2010/2011 al 46,18% nel 2023/2024. Parallelamente, circa un terzo di questi insegnanti non ha completato la formazione specialistica necessaria per svolgere adeguatamente il proprio ruolo, come riportato dai dati ufficiali dell’Istat del febbraio 2024.
Il governo italiano ha riconosciuto la presenza di questa precarietà, giustificandola con la natura variabile delle esigenze scolastiche dovute a fattori quali il numero di alunni con disabilità, trasferimenti del personale, congedi e pensionamenti. Tuttavia, il Comitato ha respinto la giustificazione governativa sulla discrepanza tra posti assegnati e bisogni effettivi, sottolineando che tale situazione ostacola il diritto all’istruzione inclusiva.
Incremento degli alunni con disabilità e del personale di sostegno
Nonostante le criticità, il Comitato ha riconosciuto un miglioramento legislativo e un significativo incremento del numero di insegnanti di sostegno dal 2010 ad oggi. Gli alunni con disabilità sono aumentati del 243%, passando da 139mila nel 2010/2011 a 338mila nel 2022/2023, mentre il personale di sostegno è cresciuto del 248%, da 94.430 a 234.460 unità. Nel 2024/2025 è stata avviata una procedura di assunzione straordinaria per ridurre la precarietà, ma il Comitato non ha ancora potuto valutarne l’efficacia.
Il pronunciamento del Comitato Europeo dei Diritti Sociali rappresenta un significativo richiamo all’Italia affinché migliori le condizioni lavorative degli insegnanti di sostegno e garantisca un’istruzione inclusiva e di qualità agli alunni con disabilità, nel rispetto dei diritti fondamentali sanciti dal Consiglio d’Europa.
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