Roma, 19 giugno 2025 – La Corte d’Appello di Roma ha confermato la condanna a un anno e tre mesi di reclusione per il colonnello dei carabinieri Lorenzo Sabatino nel procedimento riguardante i depistaggi nel caso di Stefano Cucchi. La sentenza arriva a seguito di un lungo iter giudiziario che ha coinvolto diversi militari dell’Arma e altri soggetti implicati nella tragica vicenda che ha scosso l’opinione pubblica italiana.
Caso Cucchi, le condanne confermate e le prescrizioni
Oltre alla conferma della pena per Sabatino, la Corte ha mantenuto la condanna a due anni e sei mesi per Luca De Cianni. Per altri imputati, come il generale Alessandro Casarsa e i militari Francesco Cavallo e Luciano Soligo, è stata dichiarata la prescrizione. Sono stati assolti invece Massimiliano Colombo Labriola e Tiziano Testarmata, nonostante fossero stati condannati in primo grado a un anno e nove mesi. Infine, la pena per Francesco Di Sano è stata ridotta a dieci mesi.
Il caso Cucchi, nato dalla morte del giovane geometra romano il 22 ottobre 2009 mentre era in custodia cautelare, ha portato a numerose indagini e processi per accertare responsabilità sia per l’omicidio preterintenzionale che per i tentativi di depistaggio delle indagini. La vicenda ha visto la condanna definitiva dei carabinieri Alessio Di Bernardo e Raffaele D’Alessandro a dodici anni per omicidio preterintenzionale, pena recentemente ridotta di un anno dalla Cassazione.
Ilaria Cucchi: “Sentenza importante, confermata la condanna della scala gerarchica”
“La sentenza di oggi è estremamente importante, soprattutto se si considera il momento storico che stiamo vivendo”, ha dichiarato la senatrice Ilaria Cucchi, sorella di Stefano. Ha poi sottolineato come questa decisione rappresenti un segnale forte rispetto a una percezione diffusa nella società: “Si ha sempre la sensazione di un senso di impunità da parte di determinate categorie di persone”, ha detto. “Oggi, in quest’aula, è stata confermata la sentenza di primo grado riguardo ai reati commessi dalla cosiddetta scala gerarchica successivamente all’uccisione di mio fratello”.
La senatrice ha voluto rimarcare il valore collettivo del pronunciamento della Corte: “Oggi è una giornata molto importante e credo non solo per Ilaria Cucchi e la sua famiglia”, ha concluso.
Il percorso giudiziario e l’impatto della vicenda
Il processo su cui si è pronunciata la Corte d’Appello riguarda specificamente i tentativi di ostacolare la verità sulla morte di Stefano Cucchi, avvenuta a seguito delle percosse subite durante la custodia. Il colonnello Sabatino è stato ritenuto responsabile di aver partecipato o favorito tali depistaggi.
La famiglia Cucchi, in particolare la sorella Ilaria, ha svolto un ruolo determinante nel mantenere alta l’attenzione mediatica e civile sul caso, portando alla luce le gravi violazioni commesse. Il caso ha avuto risvolti anche nel mondo medico e giudiziario, con numerose criticità emerse in relazione alle cure e all’assistenza fornite al giovane prima della sua morte.






