Milano, 23 dicembre 2025 – Il Codacons, insieme all’Associazione Utenti dei Servizi Radiotelevisivi (Assourt), ha formalmente presentato un esposto alla Procura di Milano, all’Agcom e al Garante per la privacy, per sollecitare un approfondimento investigativo sulle vicende emerse recentemente riguardanti il cosiddetto caso Signorini. Questa iniziativa è motivata dalla necessità di tutelare gli utenti dei servizi media-audiovisivi e garantire trasparenza e legalità nel sistema radiotelevisivo nazionale.
Le ragioni dell’esposto del Codacons
Le due associazioni hanno rilevato, attraverso numerosi articoli di stampa, la presenza di accuse pubbliche relative a presunti meccanismi opachi nei processi di casting di programmi reality, in cui si ipotizza un uso di contatti diretti e informali tra soggetti apicali del sistema televisivo e aspiranti concorrenti. Tale situazione potrebbe configurare una commistione tra sfera professionale e rapporti personali che influenzerebbe le possibilità di accesso ai programmi, in assenza di criteri di selezione formalizzati, trasparenti e verificabili.
Dal punto di vista normativo, viene sottolineato che i fornitori di servizi media audiovisivi, ai sensi del Testo unico dei servizi di media audiovisivi e radiofonici (D.Lgs. n. 208/2021), devono rispettare principi di correttezza, trasparenza, lealtà e responsabilità editoriale non solo nella messa in onda, ma anche nelle fasi di ideazione, produzione e selezione dei contenuti e dei partecipanti, inclusi i casting.
L’esposto evidenzia inoltre come, in un contesto caratterizzato da una marcata asimmetria di potere tra selezionatori e aspiranti, il rispetto della normativa sulla privacy assuma particolare importanza, al fine di evitare condizionamenti indebiti o usi distorti dei dati personali. Si chiede pertanto di verificare se le procedure adottate includano adeguati presidi organizzativi, con una chiara separazione tra canali personali e istituzionali, tracciabilità delle comunicazioni e piena consapevolezza degli interessati riguardo al trattamento dei loro dati.
Ipotesi di rilievo penale e richiesta di indagini
Nel documento presentato, Codacons e Assourt invitano la Procura di Milano a valutare la possibile sussistenza di ipotesi penalmente rilevanti, tra cui l’abuso di posizione o di relazioni di potere, la possibile lesione della libertà di autodeterminazione della persona e condotte che potrebbero integrare fattispecie penali.
L’esposto rappresenta una richiesta di intervento nell’interesse pubblico e a tutela degli aspiranti partecipanti a programmi televisivi di intrattenimento, affinché siano assicurate correttezza e legalità nei processi di selezione, in un settore di grande impatto sociale e mediatico. (ANSA)





