Monopoli, 23 dicembre 2025 – Un’operazione dei carabinieri ha portato all’arresto del rappresentante legale e di un dipendente di un’azienda di Monopoli, in provincia di Bari, specializzata nell’import-export e nella commercializzazione di olio e vino. Nel corso di una perquisizione, i militari hanno scoperto 26 chili di cocaina, nascosti in uno degli armadietti dell’azienda.
Sequestro di cocaina e arresti
La droga, suddivisa in 25 panetti e custodita all’interno di sacchi della spesa, avrebbe potuto fruttare oltre un milione di euro se immessa sul mercato, secondo quanto riferito dagli investigatori. La sostanza stupefacente, come spiegano i carabinieri, era probabilmente destinata a rifornire le piazze di spaccio della provincia di Bari in vista delle festività natalizie e di fine anno.
Oltre alla cocaina, durante le operazioni sono state sequestrate anche armi legalmente detenute, materiale e attrezzature per il confezionamento della droga e 30mila euro in contanti, considerati provento dell’attività di spaccio.
Procedimenti giudiziari e misure cautelari
I due indagati, accusati di detenzione ai fini di spaccio in concorso, sono stati sottoposti a misure cautelari: uno è stato accompagnato in carcere, mentre l’altro è agli arresti domiciliari. L’operazione conferma l’impegno dell’Arma dei Carabinieri nel contrasto al traffico di sostanze stupefacenti nella provincia di Bari, territorio in cui episodi di questo tipo rappresentano una sfida costante per le forze dell’ordine.
Monopoli, città pugliese con una popolazione di circa 47.700 abitanti, rappresenta un importante centro economico e turistico della costa adriatica, noto per la sua produzione di olio e vino, attività che in questo caso è stata strumentalizzata per coprire attività illecite.






