L’81,8% percepisce un aumento del pericolo in strada negli ultimi 5 anni. Le violenze sessuali hanno registrato un incremento del 34,9% nel 2024. Inoltre, il 25,6% ha subito molestie, il 23,1% scippi o borseggi e il 29,5% ha vissuto esperienze di pedinamento
Il tema della sicurezza per le donne è sempre più attuale e preoccupante. Secondo il primo Rapporto Univ-Censis intitolato “La sicurezza fuori casa”, presentato il 7 maggio 2025 a Roma, ben 67,3% delle donne italiane teme di tornare a casa da sole durante le ore notturne. Questo dato mette in evidenza una crescente sensazione di insicurezza che non colpisce solo il genere femminile, ma anche un preoccupante 75,8% degli italiani, che esprime ansia per la propria sicurezza personale.
L’aumento dei reati contro le donne
Il rapporto evidenzia un incremento allarmante dei reati che colpiscono prevalentemente le donne. Le violenze sessuali hanno registrato un aumento del 34,9% dal 2019 al 2024, con un totale di 6.587 casi segnalati nel solo 2024. Questi numeri sollevano interrogativi sulle misure di prevenzione e intervento adottate dalle autorità competenti per proteggere le donne.
Diverse forme di violenza
In aggiunta alle violenze sessuali, il rapporto ha rivelato che il 25,6% delle donne intervistate ha subito almeno una molestia sessuale, mentre il 23,1% ha sperimentato uno scippo o un borseggio. Inoltre, un preoccupante 29,5% delle donne ha riferito di essere stata seguita da uno sconosciuto, alimentando così un senso di vulnerabilità nelle situazioni quotidiane.
Implicazioni per la qualità della vita
Le implicazioni di questi dati sono significative. L’insicurezza percepita non solo influisce sulla qualità della vita delle donne, ma incide anche sul loro comportamento, limitando la loro libertà di movimento e le loro scelte quotidiane. È fondamentale che le autorità riflettano su queste statistiche per attuare politiche di sicurezza più efficaci, garantendo così alle donne un ambiente urbano più sicuro.
La crescente paura di uscire di sera sottolinea l’urgenza di un intervento coordinato tra istituzioni, forze dell’ordine e comunità. È necessario affrontare e ridurre l’incidenza di tali reati, promuovendo una cultura della sicurezza e del rispetto. Solo in questo modo ogni donna potrà sentirsi al sicuro nel proprio paese.






