Roma, 24 ottobre 2025 – La Conferenza Episcopale Italiana (CEI) si appresta a un momento cruciale con l’avvio della terza Assemblea sinodale, prevista per il 25 ottobre a Roma, durante la quale sarà messo ai voti il Documento di sintesi intitolato Lievito di pace e di speranza. Questo testo, frutto di un articolato percorso triennale caratterizzato da “tensioni e imprevisti” ma anche da un “dissenso costruttivo”, affronta temi di grande attualità come l’accoglienza delle persone LGBTQ+, il ruolo delle donne nella Chiesa, la partecipazione attiva dei laici e la lotta agli abusi.
Il cammino sinodale e le sfide interne alla Chiesa italiana
Nonostante la volontà di evitare uno scontro frontale tra vescovi e laici, la realtà degli ultimi mesi ha evidenziato una distanza significativa tra diverse sensibilità ecclesiali. L’Assemblea sinodale si presenta dunque come un momento determinante per un confronto aperto e per una possibile riconciliazione interna, in cui i vescovi italiani guidati dal presidente CEI, il cardinale Matteo Maria Zuppi, e i rappresentanti laici potranno discutere e deliberare sulle questioni più urgenti.

La CEI, che conta oggi 216 membri tra vescovi diocesani, ausiliari e titolari, ha investito risorse e attenzione nell’elaborazione di questo documento, grazie anche al lavoro coordinato tra la Presidenza CEI, il Comitato del Cammino sinodale e le Conferenze regionali. Il testo riflette la complessità del dibattito ecclesiale contemporaneo, con un’attenzione particolare alle istanze di inclusione e di rinnovamento pastorale, senza trascurare l’impegno nella tutela dei minori e degli adulti vulnerabili, tema che continua a essere centrale e affrontato con rigore.
Ruolo dei laici e delle donne nella Chiesa
Tra i nodi più discussi vi è il ruolo dei laici, chiamati a una partecipazione più incisiva nella vita ecclesiale e nelle decisioni pastorali. Il Sinodo affronta inoltre la questione della presenza delle donne nei diversi ambiti di responsabilità ecclesiastica, tema che, pur non arrivando a modifiche dottrinali, rappresenta un’importante apertura verso una maggiore valorizzazione del loro contributo.
Il cardinale Zuppi e il Segretario generale della CEI, l’arcivescovo metropolita di Cagliari Giuseppe Baturi, hanno sottolineato l’importanza di una Chiesa capace di ascolto e dialogo, in cui “il dissenso costruttivo” possa essere occasione di crescita e di rinnovamento. La CEI si impegna, inoltre, a integrare i dati relativi alla tutela nei rapporti con la Pontificia Commissione per la tutela dei minori, evidenziando la necessità di una trasparenza sempre maggiore.
La CEI e il suo ruolo istituzionale
Fondata nel 1952 a Firenze, la Conferenza Episcopale Italiana è un organismo di governo ecclesiastico con sede a Roma, che assume un ruolo chiave nei rapporti tra la Chiesa e lo Stato italiano. La CEI gestisce in modo diretto i fondi dell’8xmille destinati alla Chiesa cattolica e coordina iniziative di carattere pastorale, sociale e culturale su tutto il territorio nazionale e nella Repubblica di San Marino.
Presieduta dal cardinale Matteo Maria Zuppi, arcivescovo metropolita di Bologna, la CEI è composta da numerosi organi e commissioni che si occupano di dottrina, liturgia, carità, formazione del clero, laicato e famiglia. Tra i vescovi più influenti figurano nomi come il vice-presidente per l’Italia centrale Gianpiero Palmieri e per il meridione Francesco Savino, mentre la segreteria generale è affidata all’arcivescovo Baturi.
La CEI è inoltre impegnata in progetti di solidarietà e assistenza, con quasi 14,5 milioni di euro stanziati nell’ultimo bando per sostenere progetti rivolti a comunità vulnerabili. Non meno importante è l’organizzazione del Giubileo 2025, che rappresenta un’occasione di rilancio spirituale e sociale.
Il Sinodo in corso e il voto sul Documento Lievito di pace e di speranza rappresentano una tappa essenziale per delineare il futuro della Chiesa italiana, chiamata a confrontarsi con questioni complesse e a rispondere alle esigenze di una società in rapido cambiamento.






