A 24 ore dal cedimento dell’insegna della compagnia Generali sulla cima della Torre Hadid di CityLife, a Milano, piazza Tre Torri è ancora interdetta al pubblico. L’area, cuore pulsante del moderno quartiere, rimane transennata per ragioni di sicurezza, con conseguenze dirette sulla mobilità e sulla fruizione degli spazi pubblici: sono infatti chiusi sia i negozi che la stazione della linea metropolitana M5, che al momento viene saltata dai convogli in entrambe le direzioni.
Il cedimento dell’insegna Generali
Il cedimento si è verificato all’alba di lunedì 30 giugno 2025. La pesante insegna con il logo rosso di Generali, ribattezzata da molti “il cappello rosso” per la sua forma e collocazione sulla sommità della torre disegnata da Zaha Hadid, è precipitata per svariati metri, finendo per incastrarsi tra le strutture inferiori del grattacielo. La scena ha provocato panico tra i residenti e i lavoratori della zona. “Abbiamo sentito un boato fortissimo”, ha raccontato un passante a Fanpage.it. L’insegna, del peso complessivo di circa 170 tonnellate, era stata posizionata anni fa con un’operazione spettacolare, portata a termine tramite 15 voli di elicottero coordinati dalla Heliswiss.
Indagini in corso: si ipotizza un cedimento strutturale dell’insegna Generali
Le cause del cedimento non sono ancora state ufficialmente accertate, ma le prime ipotesi indicano un possibile cedimento strutturale. I vigili del fuoco del comando provinciale di Milano restano prudenti, pur confermando che “uno dei nodi dei tiranti della struttura ha ceduto”. In particolare, l’ingegnere Marco Grampella ha spiegato a Fanpage.it che il danno ha interessato la trave reticolare che sorreggeva la pannellatura laterale dell’insegna, innescando una sorta di effetto domino che ha fatto collassare la “ragnatela” di tubi e vincoli.
Il fattore caldo tra le possibili concause
Tra le possibili concause del cedimento dell’insegna Generali viene considerato anche l’effetto delle elevate temperature che in questi giorni hanno colpito Milano. Il professor Giuseppe Rosati, esperto di Ingegneria Strutturale del Politecnico di Milano, ha spiegato che le condizioni climatiche potrebbero aver contribuito al deterioramento del materiale o alla dilatazione anomala delle componenti strutturali. Tuttavia, solo le analisi tecniche in corso potranno confermare o smentire questa pista.
Aperta un’indagine per crollo colposo
Nel frattempo, la Procura di Milano ha aperto un fascicolo con l’ipotesi di reato di crollo colposo. L’inchiesta è stata affidata alla pm Francesca Celle, che coordinerà le indagini per accertare eventuali responsabilità tecniche o gestionali. Il caso ha sollevato forti interrogativi anche sulla sicurezza delle installazioni architettoniche e pubblicitarie nei grandi complessi urbani.
Trasporti deviati
L’effetto immediato del crollo è stato la chiusura totale di piazza Tre Torri, con un impatto significativo per residenti, pendolari e commercianti. La linea metropolitana M5 – la cosiddetta “lilla” – non effettua fermate nella stazione omonima, come comunicato da ATM attraverso il sito ufficiale, i canali social e i display elettronici presenti nelle stazioni. Una situazione destinata a protrarsi almeno fino alla messa in sicurezza definitiva dell’area, che al momento resta sotto stretto controllo delle autorità.






