Il presidente di COIMA, figura centrale nella rigenerazione urbana milanese, è indagato per corruzione e falso in un’inchiesta sui conflitti d’interesse immobiliari.
Milano, 23 luglio 2025 – Si è concluso dopo circa due ore l’interrogatorio davanti al giudice per le indagini preliminari (GIP) Mattia Fiorentini, che ha visto protagonista Manfredi Catella, presidente del gruppo immobiliare COIMA e figura di spicco nel panorama urbanistico milanese. Catella è indagato per corruzione, falso e induzione indebita nell’ambito di un’inchiesta sui presunti conflitti di interesse nel settore immobiliare.
L’interrogatorio di Manfredi Catella
Al termine dell’udienza preliminare, Catella ha dichiarato: “Ho risposto a tutte le domande e il giudice mi ha dato l’opportunità di spiegare. Tutto ciò che potevo dire l’ho detto“. Queste parole sottolineano la disponibilità del manager a confrontarsi con la magistratura nel quadro di un’inchiesta che coinvolge direttamente la sua attività professionale e la gestione degli affari legati a COIMA, società da lui co-fondata e attiva nel settore immobiliare.
Manfredi Catella, nato a Livorno nel 1968, è una figura di rilievo nel mondo del real estate italiano, con una carriera iniziata in grandi centri finanziari internazionali come Chicago, Parigi e Milano. Dal 2015 ricopre il ruolo di amministratore delegato di COIMA SGR, società che ha contribuito a trasformare profondamente il volto di Milano attraverso progetti iconici quali Porta Nuova, Garibaldi e Isola. Questi interventi sono noti non solo per la loro imponenza architettonica ma anche per l’attenzione alla sostenibilità, come dimostrato dalle certificazioni LEED conseguita dagli edifici.
Il ruolo di Catella nella trasformazione urbana di Milano
Negli ultimi anni, Manfredi Catella si è affermato come una figura chiave nella rigenerazione urbana milanese, promuovendo una visione della città più aperta e sostenibile. Tra i progetti più celebri vi sono la Torre Unicredit e il Bosco Verticale, simboli di una Milano che guarda al futuro con un’attenzione particolare all’ambiente e alla qualità della vita. Nel 2007 ha fondato la Fondazione Riccardo Catella, impegnata nella promozione della sostenibilità territoriale e nella valorizzazione delle aree verdi urbane.
In diverse interviste, Catella ha sottolineato la necessità di investire non solo nella costruzione di nuovi edifici ma anche nel potenziamento delle infrastrutture, come il trasporto pubblico e la mobilità sostenibile, elementi fondamentali per garantire una crescita equilibrata e inclusiva della città. Ha inoltre evidenziato l’importanza di affrontare il problema degli squilibri nel mercato immobiliare, con i prezzi delle case in forte aumento, rischiando di rendere Milano una città esclusiva per pochi.
L’interrogatorio di oggi rappresenta una fase delicata di un’inchiesta che coinvolge direttamente uno dei protagonisti della trasformazione urbanistica di Milano, mentre il dibattito sul futuro della città continua a suscitare grande attenzione a livello nazionale.





