Roma, 11 dicembre 2025 – La quinta sezione della Corte di Cassazione ha deciso di rinviare al 17 dicembre l’udienza relativa al ricorso per saltum presentato dalla Procura di Palermo contro l’assoluzione del ministro Matteo Salvini nel caso della nave della Ong spagnola Open Arms. La decisione è stata presa a causa del legittimo impedimento della difensora di Salvini, l’avvocata Giulia Bongiorno, assente per indisposizione.
Il rinvio dell’udienza
L’udienza, originariamente prevista per oggi, è stata dunque posticipata. I giudici della Suprema Corte si pronunceranno sul ricorso della Procura di Palermo contro l’assoluzione di Salvini, accusato di sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio per il caso della nave Open Arms, su cui nel 2019 si erano concentrati i riflettori per il ritardo nello sbarco dei migranti. L’avvocata Bongiorno, con una lunga carriera come penalista e una esperienza ventennale in Cassazione, rappresenta l’ex ministro nel procedimento.
Open Arms dopo il rinvio: “Vogliamo essere interlocutori, non nemici”
Dopo il rinvio dell’udienza in Cassazione, fissata ora per il 17 dicembre, Open Arms conferma la propria posizione. Valentina Brinis, advocacy officer dell’organizzazione, spiega che l’associazione affronterà la nuova data con lo stesso atteggiamento mostrato finora, «forti della missione compiuta nel 2019» e della convinzione di aver agito correttamente.
Brinis ribadisce la fiducia dell’Ong nelle istituzioni e nella magistratura, sottolineando il ruolo di parte civile che Open Arms rivendica sin dall’inizio. A guidare l’azione dell’organizzazione, ricorda, non è soltanto l’episodio al centro del processo, ma un decennio di operazioni di salvataggio che hanno permesso di trarre in salvo oltre 73 mila persone. «Vogliamo essere riconosciuti come interlocutori istituzionali, non come avversari», afferma.
Negli ultimi tre anni, osserva Brinis, le Ong impegnate nel soccorso in mare hanno trascorso un tempo considerevole nelle aule giudiziarie. Un impegno che, secondo Open Arms, sarebbe più utile se investito in un dialogo costruttivo con le istituzioni, per illustrare con chiarezza e senza conflitti politici ciò che accade ogni giorno nel Mediterraneo. Una situazione che, conclude, resta immutata: con il bel tempo, le partenze continuano a prescindere dalle politiche messe in campo.
Per approfondire: Open Arms, Camps: “Qualunque sia la decisione della Corte, continueremo a salvare vite”





