Federica Corsini, recentemente eletta nel Comitato di Redazione (Cdr) del Tg2, torna al centro dell’attenzione mediatica in seguito alle polemiche legate al caso Sangiuliano, che coinvolge anche l’ex ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano. Nel frattempo, il sindacato dei giornalisti Unirai ha espresso una ferma condanna verso gli attacchi sessisti rivolti a Corsini, sottolineando la sua elezione democratica e l’impegno profuso nel ruolo.
Federica Corsini e il sostegno del sindacato Unirai
L’elezione di Federica Corsini al Cdr del Tg2 è stata accolta con entusiasmo dai colleghi giornalisti, con 60 voti su 115 partecipanti, che hanno riconosciuto in lei una figura autorevole e rappresentativa. Tuttavia, la sua posizione è stata oggetto di critiche da parte del profilo Instagram BoicotteRai, che ha diffuso insinuazioni offensive legate alla sua vita privata. Unirai ha definito tali attacchi “sessisti, denigratori e diffamatori”, ribadendo che “è inaccettabile nel 2025 attaccare una donna per chi sposa anziché per ciò che fa e come lavora”. Il sindacato ha inoltre annunciato di aver dato mandato ai propri legali di procedere nelle sedi competenti per tutelare la reputazione di Corsini.
Il Garante privacy sanziona la Rai per la diffusione dell’audio
Il caso Sangiuliano-Corsini ha avuto sviluppi anche sul fronte della privacy: il Garante per la protezione dei dati personali ha inflitto una sanzione di 150mila euro alla Rai per la diffusione, durante la trasmissione “Report” dell’8 dicembre 2024, di un audio di una conversazione privata fra Sangiuliano e Corsini. La violazione riguarda il mancato rispetto delle norme del Codice della Privacy e del GDPR, oltre a violazioni delle regole deontologiche del giornalismo. Contestualmente, è stato respinto un reclamo di Sangiuliano contro altre testate per presunte violazioni della sua sfera privata.
L’indagine della Procura di Roma su Gennaro Sangiuliano
Parallelamente, l’ex ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano è attualmente indagato dalla Procura di Roma con le accuse di peculato e rivelazione di segreto d’ufficio. Le indagini riguardano presunti viaggi e attività istituzionali svolte insieme a Maria Rosaria Boccia, sua compagna, coinvolta in riunioni organizzative del G7 senza un incarico ufficiale. Sangiuliano ha sempre negato l’uso di fondi pubblici per tali viaggi. Il fascicolo, aperto a seguito di una denuncia del deputato Angelo Bonelli, è stato trasmesso al Tribunale dei ministri, che avrà 90 giorni per esaminare la posizione dell’ex ministro.
La vicenda ha anche causato l’annullamento dell’intervista di Boccia prevista a Rete 4, dopo che la stessa ha richiesto più tempo per prepararsi, sottolineando la delicatezza della situazione. L’avvocato di Sangiuliano ha definito l’indagine “un atto dovuto” e ha espresso fiducia nella giustizia, criticando l’atteggiamento di certa stampa riguardo al caso.






