Trieste, 18 novembre 2025 – A quasi quattro anni dal ritrovamento del corpo di Liliana Resinovich, il caso continua a essere avvolto da misteri e controversie. Il marito, Sebastiano Visintin, unico indagato per la morte della donna, torna a chiedere con forza nuovi accertamenti, in particolare una nuova perizia medico-legale che potrebbe fare luce definitiva sulle cause del decesso.
Le richieste di Sebastiano Visintin
Intervistato a Rai 2 nel programma Ore 14, Visintin ha ribadito che una nuova consulenza medico-legale rappresenta “la chiave di tutto” per chiarire se Liliana si sia suicidata o sia stata uccisa. La Corte di Cassazione deve pronunciarsi sul ricorso presentato dai suoi legali per ottenere un esame aggiuntivo nell’indagine, in seguito alle due consulenze medico-legali giunte a conclusioni opposte. Visintin ha sottolineato: «Ancora oggi non sappiamo se Lilly si è suicidata o è stata uccisa». Pur riconoscendo che la Corte potrebbe respingere la richiesta, ha annunciato che si impegnerà a trovare altre vie per ottenere l’esame.
Caso Resinovich: Sebastiano Visintin e Claudio Sterpin
Negli ultimi mesi sono emersi nuovi elementi che complicano ulteriormente la vicenda. Un’intercettazione ambientale del marzo 2022 ha rivelato che Liliana era stata vista per l’ultima volta viva il 14 dicembre 2021, data della sua scomparsa, e che il marito avrebbe espresso preoccupazione per alcune fotografie ritraenti Liliana con Claudio Sterpin, suo amico di lunga data e presunto amante. Sterpin ha confermato pubblicamente che la loro relazione durava da oltre quarant’anni e che Liliana stava per renderla nota a famiglia e amici, negando categoricamente l’ipotesi di suicidio e accusando Visintin di coprire i veri responsabili con un comportamento definito “da attore nato”.
La consulente della famiglia Resinovich, Gabriella Marano, ha evidenziato come la frequentazione tra Liliana e Sterpin fosse un dato probatorio rilevante, soprattutto alla luce del fatto che Visintin fosse a conoscenza della relazione, come dimostrano le fotografie e la documentazione sanitaria relativa a una gravidanza di Liliana, probabilmente di Sterpin, terminata con un aborto assistito proprio da Visintin negli anni ’90.
Le tensioni pubbliche e le accuse incrociate
Durante un’intervista a Verissimo, Sebastiano Visintin si è professato innocente, definendo infondate le accuse che gli vengono rivolte e attaccando Sterpin, accusandolo di mentire sulla natura della loro relazione e di aver cancellato messaggi dal telefono di Liliana prima di un interrogatorio in questura. Visintin ha dichiarato: «Non credo che avessero una storia d’amore, un’amicizia sì», respingendo l’ipotesi di un legame sentimentale tra Liliana e Sterpin.
Sterpin, dal canto suo, ha sempre escluso il suicidio e ha puntato il dito contro Visintin, sostenendo che la morte di Liliana sia stata “un lavoro premeditato e fatto da più persone”. La tensione tra i due uomini è palpabile e alimenta ulteriori dubbi sulla verità ancora non emersa.






