Nuovi elementi emergono dalle indagini sulla scomparsa di Emanuela Orlandi, la giovane cittadina vaticana sparita nel 1983. La Commissione bicamerale di inchiesta, presieduta dal senatore Andrea De Priamo, ha rinvenuto un appunto inedito scritto dalla stessa Emanuela, che potrebbe aprire una nuova pista investigativa.
Emanuela Orlandi: l’appunto inedito e la pista del teatro-cineforum
Durante le indagini, grazie anche alla collaborazione del Ros dei Carabinieri, è stato ritrovato un documento nel quale Emanuela fa riferimento a un teatro-cineforum denominato “il montaggio delle attrazioni”, situato in via Cassia, a pochi metri dall’abitazione del defunto regista di B-movies Bruno Mattei. Nel testo, la ragazza parla di uno spettacolo teatrale rappresentato in quel luogo poco più di un mese prima della sua sparizione.
Secondo il presidente De Priamo, la rilevanza di questo elemento è ancora sotto verifica e presenta aspetti riservati. Tuttavia, colpisce che Mattei avesse contatti con alcuni studenti della scuola di musica frequentata da Emanuela. In passato, il nome del regista romano era già emerso nell’audizione di Alfonso Montesanti, marito di Patrizia De Lellis, impiegata nella scuola di musica “Tommaso Ludovico da Victoria” frequentata dalla ragazza.
Approfondimenti sulle piste investigative e nuovi sviluppi
La Commissione sta lavorando su più fronti. La cosiddetta pista di Londra è stata identificata come un tentativo di inquinamento delle indagini, mentre la pista “amical familiare” è stata scrutinata con particolare attenzione, soprattutto riguardo al defunto zio di Emanuela, Mario Meneguzzi, senza però trovare collegamenti diretti con la scomparsa.
Inoltre, vengono approfondite le “autoaccuse” di Marco Accetti, una figura controversa legata al caso. Le recenti audizioni di giornalisti hanno fornito spunti interessanti sulla cosiddetta pista internazionale, che resta comunque sotto esame.
Infine, la Commissione sta analizzando con rigore gli sviluppi riguardanti gli scavi alla Casa del Jazz di Roma, legati alla scomparsa del giudice Paolo Adinolfi e possibili collegamenti con la Banda della Magliana. Alcuni elementi di interesse emergono soprattutto dalle testimonianze di amici della comitiva di Sant’Anna, contesto frequentato da Emanuela, ma ogni interpretazione romanzata è stata esclusa dal lavoro investigativo.
Il caso Orlandi, uno dei più complessi e misteriosi della storia recente italiana, continua così a essere al centro di un intenso lavoro investigativo e parlamentare, con nuovi dettagli che potrebbero contribuire a far luce su una vicenda ancora irrisolta dopo più di quarant’anni.






