Pavia, 18 dicembre 2025 – È iniziata oggi al Tribunale di Pavia l’udienza conclusiva dell’incidente probatorio nel caso dell’omicidio di Chiara Poggi, avvenuto 18 anni fa a Garlasco. Al centro dell’attenzione le recenti analisi scientifiche su tracce di DNA rilevate sulle unghie della vittima e su altri reperti trovati nella sua abitazione, con l’obiettivo di verificare la possibile attribuzione al nuovo indagato Andrea Sempio. Presenti in aula anche Alberto Stasi, già condannato per il delitto, e i loro rispettivi legali.
Le nuove analisi e la conferma del DNA di Sempio

La perizia scientifica depositata dalla genetista Denise Albani ha evidenziato che due campioni prelevati dalle unghie di Chiara Poggi mostrano una compatibilità “forte” e “moderata” con il profilo Y-DNA di Andrea Sempio. Sono state escluse tutte le altre persone confrontate, incluso Alberto Stasi. Questa è la prima volta che un giudizio terzo certifica la presenza del DNA maschile collegabile alla famiglia di Sempio sulle unghie della vittima.
Nonostante il materiale biologico non sia stato analizzato nuovamente, poiché esaurito nel 2014, Albani ha potuto lavorare sui dati grezzi delle analisi precedenti, applicando metodi biostatistici attuali e consolidati a livello internazionale. Il DNA Y, che identifica solo la linea maschile, non consente una certezza assoluta sull’individuo ma restringe il campo ai maschi della famiglia Sempio. La difesa sostiene che si tratti di un trasferimento secondario del DNA, derivante da contatti pregressi con oggetti toccati sia da Sempio che dalla vittima, come il telecomando o altri oggetti di uso comune.
L’incidente probatorio e gli altri elementi dell’indagine
L’udienza di oggi ha visto anche la presentazione di altre consulenze relative a impronte digitali mai analizzate prima, tracce di DNA su rifiuti domestici e altri reperti. Gli inquirenti ritengono che questi elementi, uniti alla presenza del DNA di Sempio, agli spostamenti e alle telefonate sospette nella giornata del delitto, costituiscano un quadro probatorio significativo. Tra le prove più discusse c’è l’impronta “33”, trovata sulle scale della villetta, che per i periti del RIS potrebbe appartenere a Sempio, anche se la difesa ne contesta l’attribuzione.
Alberto Stasi, condannato all’epoca dei fatti, segue l’udienza senza rilasciare dichiarazioni. Il suo avvocato Antonio De Rensis ha precisato: “Stasi è interessato a seguire l’udienza e questo mi fa piacere. Alberto, come sapete, anche all’uscita, non potrà rilasciare dichiarazioni”.
L’incidente probatorio, che ha valore di prova in un eventuale processo, rappresenta un passaggio cruciale per l’evoluzione delle indagini coordinate dalla Procura di Pavia. Le conclusioni della perizia saranno depositate nei prossimi giorni, ma già oggi si è delineata con forza la centralità del DNA di Andrea Sempio nel nuovo filone investigativo. La Procura intende arrivare entro la prossima primavera a una possibile richiesta di rinvio a giudizio nei confronti di Sempio, mentre la posizione di Stasi, condannato definitivamente, potrebbe essere oggetto di revisione solo in futuro a seconda degli sviluppi.
Fonte: Alessia Arrigo - Caso Garlasco, oggi i risultati dell'incidente probatorio: presente anche Stasi






