PAVIA, 23 LUGLIO 2025 – Prosegue l’inchiesta sul delitto di Chiara Poggi, avvenuto nel 2007 a Garlasco, con l’odierna udienza dell’incidente probatorio che si concentra sulle analisi dattiloscopiche di reperti storici, tra cui la spazzatura trovata nella casa della vittima e i fogli di acetato con impronte digitali raccolte all’epoca del fatto.
La legale di Sempio: “Manca il presupposto del corretto sequestro”
L’esame sulla spazzatura, composto da resti alimentari come vasetti vuoti di yogurt, confezioni di tè, cereali e biscotti, è diventato uno degli elementi più controversi delle nuove indagini. La difesa di Andrea Sempio, indagato nella nuova inchiesta, si è opposta fermamente a queste analisi, sostenendo l’assenza di un valido provvedimento di sequestro. “Questo perché – ha spiegato la legale Angela Taccia – ho ribadito che se manca il presupposto del corretto sequestro non ci dovevano essere nemmeno gli accertamenti genetici”. “Dal punto di vista genetico è già uscito che a carico del mio assistito non c’è niente. Per sicurezza la gip vuol fare tutti gli accertamenti possibili”, ha concluso
In precedenza, l’avvocato Massimo Lovati aveva dichiarato: “Non c’è un provvedimento di un giudice di sequestro di questa spazzatura. Se non c’è, è acqua fresca”, sottolineando inoltre che il materiale è rimasto per otto mesi in casa prima di essere prelevato e che non è credibile la conservazione della spazzatura per 18 anni.
Dal canto suo, la giudice per le indagini preliminari ha disposto di procedere con tutti gli accertamenti possibili per sicurezza, nonostante le rassicurazioni della difesa che, sul piano genetico, non hanno riscontrato elementi a carico di Sempio. L’analisi mira anche a individuare eventuali impronte digitali sui reperti, in particolare sui fogli di acetato repertati nel 2007.
Nuove tracce genetiche e profili esclusi: la presenza di un “Ignoto 3”
Un altro aspetto rilevante riguarda il materiale genetico ritrovato sotto le unghie di Chiara Poggi. Recenti accertamenti hanno escluso che il profilo di un uomo definito “Ignoto 3” sia frutto di contaminazioni, e questa traccia non corrisponde a nessuno degli amici storici di Andrea Sempio, né al fidanzato della vittima Alberto Stasi, già condannato in via definitiva. Le indagini si stanno ora concentrando su un possibile “giro parallelo” di frequentazioni di Sempio, con verifiche in corso su nuovi testimoni e indagati potenziali.
L’incidente probatorio di oggi, dunque, si configura come un momento cruciale per riesaminare prove vecchie di quasi vent’anni, con l’obiettivo di fare chiarezza su dettagli che potrebbero influire sulle responsabilità nel tragico omicidio di Chiara Poggi.
Per approfondire: Garlasco, al via l’incidente probatorio sulle impronte: nominato un perito per i nuovi accertamenti






