Ci sono novità sul caso del duplice omicidio a Villa Pamphili: Francis Kaufmann e le due vittime avrebbero dormito nel parco per 15 giorni
Emergono nuovi dettagli sul caso del duplice omicidio avvenuto a Villa Pamphili, dove sono state trovate senza vita una donna e la sua bambina di pochi mesi. L’uomo accusato del delitto, Francis Kaufmann, sarebbe stato presente nel parco romano per almeno quindici giorni prima degli omicidi, durante i quali avrebbe dormito insieme a madre e figlia.
L’indagine sull’omicidio a Villa Pamphili
Le indagini, coordinate dal procuratore aggiunto Giuseppe Cascini, hanno accertato che Kaufmann trascorreva le notti nel parco insieme alle due vittime, come dimostrato dall’analisi delle celle telefoniche e dei tabulati. I tre si sarebbero poi spostati ogni mattina nella zona del mercato di San Silverio per lavarsi e fare colazione. Gli inquirenti collocano la morte di Anastasia Trofimova, la giovane donna di origini siberiane, tra il 3 e il 4 giugno, data dalla quale il telefono di Kaufmann risulta spento. La bimba, Andromeda, sarebbe stata strangolata, mentre per la madre si ipotizza il soffocamento, ma si attendono i risultati degli esami istologici per chiarire le cause esatte.
Kaufmann è attualmente detenuto nel carcere di Larissa, in Grecia, in attesa della decisione della Corte d’Appello locale sull’estradizione verso l’Italia.
Chi era Francis Kaufmann: false identità e misteri economici
Francis Kaufmann, che si presentava come regista con il nome d’arte Rexal Ford, aveva un passato segnato da molteplici identità e una storia di truffe. Viveva in Europa, in particolare a Malta, dove aveva fondato una società cinematografica fittizia, la Tintagel Films, e ottenuto un finanziamento pubblico di circa 863 mila euro per un film mai realizzato. Nonostante la presunta stabilità economica, Kaufmann manteneva una vita segnata da violenze domestiche e precedenti penali negli Stati Uniti.
Le indagini hanno rivelato che Kaufmann riceveva regolarmente somme di denaro dai genitori, fino a 5-6 mila euro al mese, pur mantenendo un profilo di estrema precarietà. Prima del ritrovamento dei corpi, aveva contattato un’agenzia immobiliare romana per affittare un appartamento, mentre si sospetta che madre e figlia non abbiano mai dormito in strada ma in abitazioni ancora da identificare.
Il caso ha messo in luce anche la tragica figura di Anastasia Trofimova, donna siberiana di 28 anni, la cui morte potrebbe configurarsi come un femminicidio, come emerge dalle denunce di violenze pregresse e da una mail di disperazione inviata pochi giorni prima del decesso. Gli investigatori, supportati da autorità maltesi e dall’FBI, continuano a ricostruire la rete di menzogne, violenze e misteri che circondano la vicenda.






