MIlano, 21 agosto 2025 – Il Garante della Privacy ha ordinato la rimozione immediata dell’audio di Raoul Bova dalla puntata Falsissimo Episodio 13 – Diavoli e Tentatori Parte 1 (a partire dal minuto 38 e 43 secondi) e dal reel pubblicato su Instagram da Fabrizio Corona, imponendo inoltre il divieto assoluto di riproduzione e diffusione del medesimo contenuto.
Raoul Bova e il caso degli audio privati diffusi sul web
La decisione riguarda la vicenda del presunto tentativo di ricatto all’attore romano, legato alla sua relazione con Martina Ceretti, per il quale è stato denunciato Federico Monzino, amico della giovane. Il provvedimento dell’Autorità recepisce la richiesta presentata dai legali di Bova, Annamaria Bernardini de Pace (sua ex suocera) e David Leggi, sottolineando come l’audio — quello in cui l’attore cita i famosi “occhi spaccanti” rivolto alla ragazza — sia tuttora disponibile sui canali social di Corona, in particolare su YouTube e Instagram, dove è stata resa pubblica la vicenda ora al vaglio della polizia postale.
L’intervento del Garante
Il Garante ha adottato una misura d’urgenza che prevede la limitazione provvisoria del trattamento dei dati, con effetto immediato dal momento della notifica, bloccando ogni ulteriore condivisione online del file audio o di parti estratte dalla conversazione privata tra Bova e un terzo. L’Autorità si riserva ulteriori decisioni al termine dell’istruttoria aperta sul caso. Corona, dal canto suo, ha 30 giorni di tempo per presentare ricorso.
Già all’inizio di agosto, gli stessi avvocati di Bova avevano chiesto la rimozione dell’audio da tutte le piattaforme social, compresa la deindicizzazione dai motori di ricerca, per tutelare la sfera personale e affettiva dell’attore, che non rientra nella dimensione pubblica della sua immagine.
Il nuovo intervento del Garante si è reso necessario a causa della persistente presenza del file su YouTube, all’interno della puntata contestata di Falsissimo, che continua a generare visualizzazioni — oltre 1,3 milioni — alimentandone la viralità. Una diffusione che rappresenta, secondo l’Autorità, una chiara violazione del precedente provvedimento di avvertimento emesso il 4 agosto 2025, rimasto inevaso da Corona, il quale non avrebbe adottato alcuna misura per limitare la circolazione dell’audio relativo a Raoul Bova.






