Milano, 31 ottobre 2025 – Casa del Consumatore, associazione che tutela i diritti dei consumatori, ha ufficialmente respinto l’offerta di 5.000 euro avanzata da Chiara Ferragni nell’ambito del processo a suo carico per la vicenda nota come “pandoro-gate”. L’influencer, che deve rispondere di truffa aggravata, aveva proposto un risarcimento che non è stato ritenuto sufficiente dall’associazione.
Rifiuto dell’offerta economica e proposta alternativa
Secondo quanto riportano oggi La Repubblica e Il Giorno, Giovanni Ferrari, presidente di Casa del Consumatore, ha spiegato che l’associazione aveva avanzato a Chiara Ferragni una diversa proposta: rinunciare alla richiesta danni e alla costituzione di parte civile in cambio non di un pagamento in denaro, ma di uno o due reel social. Questi contenuti sarebbero serviti a dimostrare un reale ravvedimento da parte dell’influencer e un impegno concreto nel promuovere un’app dedicata ai consumatori attualmente in fase di realizzazione da parte della stessa associazione.
La risposta, però, si è limitata a un’offerta economica giudicata “irrisoria” da Casa del Consumatore, con un pagamento di soli cinquemila euro, ritenuto insufficiente rispetto alla gravità della vicenda.
Il contesto del “pandoro-gate” e le accuse a Chiara Ferragni
Il procedimento giudiziario vede Chiara Ferragni indagata per truffa aggravata in relazione a un’iniziativa promozionale con la società Balocco, produttrice di pandori a tema Ferragni. Le accuse riguardano una presunta pratica commerciale scorretta: la campagna pubblicitaria avrebbe indotto i consumatori a credere che l’acquisto del dolce contribuisse direttamente a una donazione a favore dell’ospedale infantile Regina Margherita di Torino, mentre in realtà la donazione era stata decisa in anticipo, indipendentemente dalle vendite.
Lo scorso anno, l’Autorità garante della concorrenza e del mercato (AGCM) ha comminato sanzioni per un totale superiore a un milione di euro nei confronti di Balocco e delle società legate a Ferragni. In seguito alle polemiche, l’influencer si è scusata pubblicamente, ha effettuato una donazione di un milione di euro all’ospedale e ha presentato ricorso contro le sanzioni.
Casa del Consumatore, schierandosi in difesa dei consumatori, ha quindi scelto di non accettare l’offerta economica di risarcimento, chiedendo invece un gesto pubblico di impegno attraverso i social media per sensibilizzare e tutelare i consumatori.
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