Carceri, Di Giacomo (Spp): “Oltre 30 suicidi da inizio anno, situazione ormai ingestibile”
Il segretario del sindacato dei poliziotti penitenziari in sciopero della fame: “Disinteresse del governo”
CRONACA (Bollate (Milano)). “Siamo in una delle situazioni più gravi dal Dopoguerra in poi: 29 detenuti suicidati dall’inizio dell’anno e tre poliziotti penitenziari suicidati. Nelle case vicine al carcere di Bollate si è suicidato il mese scorso un nostro collega. La situazione è diventata veramente ingestibile, ma la cosa che mi preoccupa di più è il disinteresse totale da parte dell’Amministrazione penitenziaria e da parte del governo, che non mette in campo nessun atto concreto per cercare di creare una soluzione”. Lo afferma Aldo Di Giacomo, segretario generale del sindacato di polizia penitenziaria (Spp), durante un punto stampa fuori dalla casa di reclusione milanese di Bollate in occasione del suo tour per i penitenziari italiani per sensibilizzare – anche attraverso uno sciopero della fame, giunto al quinto giorno – sulle condizioni dei detenuti e di chi lavora nelle carceri. “La situazione delle carceri lombarde è molto particolare e ha come filo conduttore la carenza organica. Al carcere di Bollate mancano circa 100 agenti e negli ultimi mesi c’è stato un aumento di oltre 200 detenuti. Io continuerò fino a quando non avremo atti certi e concreti e mi sono rivolto al Presidente della Repubblica, che spero di incontrare al termine del mio tour”, aggiunge. (Alessandro Boldrini/alanews)





