ROMA, 01 MAG – Il segretario dell’Ugl, Paolo Capone, ha dichiarato che il potere d’acquisto dei lavoratori può essere consolidato tramite il taglio del cuneo fiscale e la detassazione della produttività. Il salario minimo legale rischierebbe invece di depotenziare la contrattazione collettiva, già fondamentale per il 90% dei lavoratori. L’Ugl propone di incentivare la contrattazione di secondo livello per migliorare le tutele e difendere il potere d’acquisto
Il dibattito sul salario minimo legale in Italia continua a suscitare forti reazioni e opinioni contrastanti. Durante la manifestazione del Primo maggio a Frosinone, il segretario generale dell’Unione Generale del Lavoro (Ugl), Paolo Capone, ha espresso posizioni critiche nei confronti di questa proposta. Secondo Capone, l’introduzione di un salario minimo legale non solo sarebbe inefficace, ma potrebbe anche avere effetti negativi per i lavoratori. “Il salario minimo legale è un bluff”, ha dichiarato, evidenziando come questa misura possa allineare al ribasso i salari mediani e indebolire la contrattazione collettiva, che attualmente copre oltre il 90% dei lavoratori in Italia.
Misure alternative per migliorare il potere d’acquisto
Capone ha suggerito che per migliorare il potere d’acquisto dei lavoratori sarebbe più efficace puntare su altre misure, come la riduzione del cuneo fiscale, la detassazione della produttività e il rilancio della contrattazione collettiva. Queste strategie, secondo il segretario dell’Ugl, potrebbero garantire salari più adeguati alle esigenze economiche attuali e sostenere una crescita sostenibile nel mercato del lavoro.
Incentivare la contrattazione di secondo livello
Un altro punto importante delle dichiarazioni di Capone riguarda l’incentivazione della contrattazione di secondo livello. Ha proposto l’adozione di contratti di comunità che coinvolgano anche gli enti locali, ritenendo che questa formula possa migliorare le condizioni lavorative e promuovere una maggiore partecipazione dei lavoratori nelle decisioni aziendali.
Incremento dell’occupazione e sicurezza sul lavoro
Capone ha elogiato i recenti dati sul mercato del lavoro, che mostrano un incremento occupazionale significativo in vari settori, evidenziando l’efficacia delle politiche governative messe in campo per stimolare l’occupazione. Tuttavia, il segretario dell’Ugl non ha esitato a richiamare l’attenzione su un tema cruciale: la sicurezza sul lavoro. “È fondamentale intensificare gli sforzi per contrastare il drammatico fenomeno dei morti sul lavoro”, ha dichiarato, anticipando la convocazione di un tavolo sulla sicurezza presso Palazzo Chigi prevista per l’8 maggio. Capone ha enfatizzato la necessità di creare una banca dati unica a livello nazionale per migliorare la prevenzione e il monitoraggio degli incidenti sul lavoro, sottolineando che ogni vita persa è una tragedia inaccettabile.
Verso un nuovo modello di relazioni industriali
Inoltre, Capone ha delineato il nuovo modello di relazioni industriali che l’Ugl intende promuovere, basato sulla collaborazione tra capitale e lavoro. “Apprezziamo l’impianto della proposta di legge sulla partecipazione dei lavoratori alla gestione delle imprese”, ha affermato, aggiungendo che è essenziale apportare alcuni correttivi per garantire l’applicazione obbligatoria dell’articolo 46 della Costituzione, soprattutto nelle aziende partecipate dallo Stato. Questo approccio non solo mira a rafforzare la voce dei lavoratori, ma anche a costruire un ambiente lavorativo più equo e sostenibile, in cui ogni parte coinvolta possa prosperare.






