Alla luce della tragica vicenda di una donna travolta e uccisa, si riaccendono le polemiche sull’integrazione e la gestione dei campi Rom a Milano. Il dibattito politico si concentra soprattutto sulla situazione del campo di via Chiesa Rossa, con posizioni fortemente contrapposte tra esponenti di centrodestra e centrosinistra.
Le dure parole di Federico Mollicone sul campo Rom di via Chiesa Rossa
Federico Mollicone, deputato di Fratelli d’Italia e presidente della 7ª Commissione Cultura della Camera, ha espresso un giudizio critico e severo sulla realtà del campo Rom di via Chiesa Rossa, intervenendo ad Agorà Estate su Rai 3. “Non è un villaggio ben integrato come si vuol far credere”, ha affermato, evidenziando il grave problema dell’abbandono scolastico tra i bambini Rom, che secondo lui è causato da una cultura che induce presto i minori a comportamenti di mendicità e piccoli furti.
Mollicone ha inoltre ricordato come, durante le giunte di centrodestra guidate da Albertini e Moratti, furono effettuati 531 sgomberi, a differenza dei soli 12 effettuati sotto la giunta di Giuseppe Sala, che a suo dire agisce solo per apparire davanti alle telecamere. “È una volontà politica di Sala, Maiorino e di tutti gli esponenti del centrosinistra che accettano tutto”, ha concluso, ribadendo che i Rom e i Sinti non desiderano l’inclusione poiché i ragazzi rappresentano per le loro famiglie una fonte di reddito.
La posizione di Debora Serracchiani: “Non tutti i nomadi sono uguali”
Dal fronte opposto, Debora Serracchiani, deputata del Partito Democratico e responsabile Giustizia per i dem, ha sottolineato la necessità di distinguere tra le diverse realtà Rom. “Non tutti i nomadi sono uguali, così come non lo sono gli italiani”, ha detto, precisando che “ci sono nomadi che sbagliano e devono pagare, e altri che vogliono integrarsi”. Serracchiani ha inoltre evidenziato come il campo di via Chiesa Rossa stia cercando di attuare un progetto di integrazione nel quale la scuola rappresenta un elemento fondamentale.
Il dibattito arriva in un momento delicato, dopo il tragico episodio che ha acceso ulteriormente i riflettori sulle condizioni di vita e sulle problematiche sociali dei campi Rom a Milano.





