Roma, 17 agosto 2025 – È stata ufficializzata la decisione di aprire la camera ardente di Pippo Baudo, al Teatro delle Vittorie di Roma, per permettere a fan, amici e colleghi di dare l’ultimo saluto al celebre conduttore televisivo scomparso il 16 agosto 2025. La notizia è stata resa nota oggi, durante un punto stampa al Campus Bio Medico di Trigoria, dall’avvocato Giorgio Assumma, amico di lunga data e legale di Baudo.
La camera ardente e le esequie
L’avvocato Assumma ha comunicato che la camera ardente sarà aperta a partire da lunedì e resterà accessibile ai visitatori fino a martedì a mezzogiorno. Al termine di questo periodo, la salma di Pippo Baudo sarà trasferita alla Chiesa di Santa Maria delle Stelle in Val di Catania, luogo di origine del conduttore. Assumma ha inoltre escluso la possibilità di ulteriori visite pubbliche, sottolineando che la famiglia ha scelto questa modalità per onorare la memoria del maestro della televisione italiana.
Ricordi e testimonianze di un’amicizia profonda
Nel corso del punto stampa, Giorgio Assumma ha voluto condividere con i presenti emozioni e ricordi personali legati a Baudo, definendolo “un fratello, un uomo che sapeva coltivare l’amicizia come pochi”. L’avvocato ha raccontato di come, molti anni fa, Pippo gli si fosse presentato come un giovane avvocato in cerca di una possibilità in Rai, chiedendogli di entrare nel suo studio in caso di esito negativo di un provino. Fortunatamente, il provino andò bene, dando inizio a una carriera leggendaria e a un legame fraterno che è durato tutta la vita.
Assumma ha ricordato la straordinaria cultura umanistica di Baudo e la sua capacità di risolvere problemi, sottolineando anche la leggerezza con cui affrontavano le conversazioni, spesso scambiandosi barzellette. “Negli ultimi quindici giorni non l’ho più sentito – ha detto – ma so che è morto sereno, dopo aver chiesto e ricevuto i sacramenti. Non era un narcisista, non si è mai vantato, e probabilmente l’ultima frase che mi ha detto è stata ‘ti abbraccio’”.
Sulla possibilità di dedicare qualcosa in memoria di Pippo Baudo, Assumma ha espresso con forza: “Troveremo sicuramente qualcosa da intitolare a uno come lui, altrimenti saremmo dei falliti”.
Il lascito di Pippo Baudo nella televisione italiana
Giuseppe Raimondo Vittorio Baudo, noto come Pippo Baudo, nato a Militello in Val di Catania il 7 giugno 1936, è stato uno dei conduttori televisivi più amati e rappresentativi della storia italiana. La sua carriera, iniziata nei primi anni Sessanta, ha attraversato decenni di successi, con una lunga collaborazione con la Rai e un breve periodo su Mediaset.
Detentore del record di conduzioni del Festival di Sanremo – condotto tredici volte tra il 1968 e il 2008 e diretto artisticamente in sette di queste edizioni – Baudo ha lanciato o rilanciato numerosi artisti e personaggi dello spettacolo, contribuendo alla formazione della cultura televisiva italiana. Tra i talenti che ha supportato figurano Milva, Anna Oxa, Laura Pausini, Andrea Bocelli, e molti altri.
La sua influenza si estende anche al mondo del teatro, del cinema e della musica televisiva, dove ha partecipato come autore, compositore e interprete.
L’avvocato Giorgio Assumma, noto per il suo ruolo fondamentale nel diritto d’autore e per la sua lunga carriera al fianco di molte star dello spettacolo, ha rappresentato per Baudo non solo un consulente legale ma un amico fraterno, testimone della sua umanità e della sua grandezza professionale.





