Paola, 12 agosto 2025 – Sono iniziate oggi le operazioni per l’esecuzione delle autopsie sulle due vittime dell’intossicazione da botulino che ha colpito la Calabria, dopo aver consumato panini con salsiccia e cime di rape acquistati da un food truck a Diamante. La Procura della Repubblica di Paola ha affidato l’incarico a un collegio di medici specialisti dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Catanzaro, con il supporto del centro nazionale di riferimento per le intossicazioni da botulino dell’Istituto Superiore di Sanità, per stabilire con certezza le cause del decesso e approfondire ogni aspetto medico-legale. Alla nomina hanno preso parte anche gli avvocati Sergio Pisani, Angelo Pisani, Maria Napolano e Marco Antonio Cioffi, che assistono la famiglia della vittima. I legali hanno scelto il dottor Sabatino Russo come consulente di parte.
Due autopsie in due diverse località
Le autopsie saranno eseguite in due sedi distinte. Per Tamara D’Acunto, 45enne di Diamante, si procederà prima alla riesumazione della salma dal cimitero di Cirella, frazione di Diamante, dove la donna è stata sepolta dopo il funerale celebrato il 7 agosto. L’esame autoptico si svolgerà a Catanzaro. Per Luigi Di Sarno, 52enne di Cercola (Napoli), il cui corpo si trova all’obitorio dell’ospedale San Giovanni di Lagonegro (Potenza), l’autopsia sarà effettuata nello stesso nosocomio. Di Sarno è deceduto il 6 agosto mentre rientrava a casa in auto, dopo aver consumato il panino contaminato.
Il team di medici, oltre ad eseguire le autopsie, dovrà svolgere ulteriori accertamenti specialistici per supportare l’indagine in corso, coordinata dal Procuratore Domenico Fiordalisi e dal sostituto procuratore Maria Porcelli.
Indagini e sviluppi sull’emergenza botulino
Le indagini della Procura di Paola hanno portato all’iscrizione nel registro degli indagati di dieci persone, tra cui cinque medici delle strutture sanitarie cosentine che hanno avuto in cura le vittime, un medico del 118, il proprietario del food truck e tre rappresentanti delle ditte produttrici degli alimenti sospetti. Le ipotesi di reato sono omicidio colposo, lesioni personali colpose e commercio di sostanze alimentari nocive.
Dalle analisi dell’Istituto Superiore di Sanità è emerso che diversi alimenti presenti nel camioncino ambulante erano contaminati da tossina botulinica. Il Procuratore Fiordalisi ha sottolineato come il commerciante ambulante avrebbe utilizzato un solo attrezzo da cucina per maneggiare tutti gli alimenti, circostanza che potrebbe aver favorito la contaminazione. Il titolare del food truck, assistito dall’avvocato Francesco Liserre, respinge le accuse e sostiene che i prodotti fossero conservati correttamente in frigorifero e aperti solo all’occorrenza, aggiungendo di essere convinto che la contaminazione fosse già presente nei prodotti acquistati da terzi.
A oggi sono quindici i pazienti ricoverati, di cui sei in terapia intensiva, e le condizioni sono stazionarie. Il sindaco di Diamante, Achille Ordine, ha invitato alla calma, affermando che si tratta di un fenomeno circoscritto e limitato e sottolineando la necessità di aspettare gli esiti delle indagini e delle autopsie. Nell’attesa, le autorità sanitarie raccomandano di prestare attenzione ai segnali di allarme, come la presenza di gas nei contenitori o la deformazione dei tappi degli alimenti, per evitare nuovi casi di intossicazione.
La famiglia di Luigi Di Sarno, attraverso i propri legali, ha chiesto giustizia e piena chiarezza, auspicando che l’autopsia possa fornire risposte certe sulle cause del drammatico evento e sulle responsabilità penali.
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